mercoledì 14 agosto 2019

Dordogna

14 agosto
Se cerchi la natura vai in Islanda, se cerchi il buongusto dell'uomo vai in Francia. Prima tappa Pérouges: un gioiellino medievale. L'albergo dove alloggiamo è fantastico; (link) un tuffo nel medioevo.
Passeggiamo per le vie del centro, ceniamo in un ristorantino caratteristico e ci godiamo il chiar di luna tra le case in sasso e le piazzette acciotolate.

15 agosto
Oggi, a Velines, visitiamo Les Jardins de Sardy (link). Il problema di aver visto tanti posti stupendi è che poi li confronti e direi che questo giardino, seppur carino, non è da inserire nella top ten.
La Dordogna scorre tranquilla e noi seguiamo il suo corso tra paesini medievali, castelli, croissant e buon vino. Ci fermiamo per la cena a La Roque Gageac. Si è fatto così tardi che il primo campeggio che troviamo è chiuso: entriamo da clandestini e piazziamo comunque la nostra tenda. Notte umida e rumorosa per via della Dordogna che ci scorre a pochi metri dalla tenda.

16 agosto
Mattina di nebbia sulla riva del fiume, ma presto la giornata cambia colore. Facciamo una passeggiata al castello di Vézac, ci fermiamo a Castelnaud-la-Chapelle, a Beaumont e al fantastico Saint-Émilion.link). Incominciamo a risalire e a discendere la Duna felici come bambini. La duna è maestosa e candida come una montagna bianca, regala più euforia di una pista innevata, da quassù si domina l'Atlantico, la sabbia è soffice e tiepida, il vento incoraggia il volo, il sole acceca e la discesa di 120 metri in picchiata si rifarebbe duecento volte (peccato che poi si debba anche arrampicarsi su). Pic-nic serale spartano. Tramonto fantastico.

Mi concedo un assetto di formaggi tutto per me e un bicchiere di vino bianco fantastico. Giungiamo in serata al Bassin d'Arcachon e troviamo una piazzola per la nostra tenda al Camping de la Dune (link). Incominciamo a risalire e a discendere la Duna felici come bambini.
La duna è maestosa e candida come una montagna bianca, regala più euforia di una pista innevata, da quassù si domina l'Atlantico, la sabbia è soffice e tiepida, il vento incoraggia il volo, il sole acceca e la discesa di 120 metri in picchiata si rifarebbe duecento volte (peccato che poi si debba anche arrampicarsi su). Pic-nic serale spartano. Tramonto fantastico.


17 agosto
Questa mattina passeggiamo sulla lunghissima spiaggia ai piedi della duna. In tarda mattinata, scendiamo verso Cap Breton dove ci tuffiamo tra le onde poco gentili dell'Atlantico. Per la notte, cerchiamo un posticino tranquillo e, come al solito, riusciamo a imboscarci esageratamente. Attraversiamo chilometri e chilometri di campagna: verde, strada, verde, cielo, verde... fagianoooo in mezzo alla strada!!! A Luc-Arnau non c'è proprio nulla, a parte la natura. Non si capisce come una coppia  inglese abbia scelto di trasferirsi qui. I proprietari del B&B La Fourcade (link) ci accolgono molto volentieri. La cameretta è fantastica. Siamo nel nulla, noi e una coppia di inglesi solitari. Fuori, il cielo fitto fitto di stelle.

18 agosto
Lungo la strada per il rientro facciamo una sosta ai giardini di Tarbes e poi maciniamo tanti chilometri per avvicinarci a casa. Ci fermiamo a Rennes-le-Château per il pranzo che ci abbiocca un po'... Visitiamo il paese alla ricerca di misteri.
Riprendiamo il viaggio, ma il traffico scombussola i piani: l'autista è nervoso, urge sosta a Gruissan. Troviamo l'unica camera disponibile, oltretutto costosa e orrenda. Ci consoliamo con una cena che si avvicina di più ai sapori spagnoli piuttosto che a quelli francesi nel ristorante Les Vieilles Nouvelles.

19 agosto
La camera è così squallida che ci viene voglia di svegliarci presto. Sono le 3:30 quando decidiamo di lasciare Gruissan per rientrare a Varese.

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