sabato 13 aprile 2019

Santorini e Milos

13 aprile
Il primo impatto con l'architettura greca lo abbiamo a Pyrgos, un delizioso paesino sull'isola di Santorini.
Giriamo per il paese apprezzando ogni angolino, anche quelli meno curati sono decisamente caratteristici. Ottimo pranzo al ristorante Rymidi. Nel pomeriggio ci immergiamo nel centro più turistico dell'isola: la graziosa Thira (Fira). Stupenda veduta sul caratere, negozietti e strutture lussuose.

14 aprile
Oggi le vie di Fira sono percorsi deserti dipinti di fresco, scalini grigi contornati di bianco calpestati da gatti selvatici, fedeli solo a sé stessi. Invitanti vasche di acqua turchese spiccano nel candore dei terrazzi e i passeri, incuranti del lusso e della proprietà, ne approfittano per abbeverarsi. Mentre coppie di turisti orientali indossano abiti e pose da luna di miele, improvvisati imbianchini, dalla pelle olivastra e dalla barba spartana, sono indaffarati in pause catalettiche che contrastano con i ritmi di lavoro del nord. Giunge il tramonto, il cielo arrossisce, il volto del paese si colora di rosa e le cupole delle cappelle, come mongolfiere blu, si innalzano nel cielo per toccare la luna.

15 aprile
Mezzanotte:50 è un orario scomodo per imbarcarsi, pesante quando l'imbarco ritarda di un'ora, snervante quando il porto è un viavai impazzito di mezzi.
Nel nero della notte le luci degli oblò illuminano i fumi della nave, le luci delle motrici, il rumore delle eliche, gli ordini delle guardie che indirizzano il traffico in un rigoroso disordine, scuotono la mente assonnata.
Tra i camion in manovra, i passeggeri sonnambuli che sostano sul pontile, le auto sfinite che faticano ad avviarsi, le onde e le gomene aggrovigliate, un cagnetto agitato sale e scende dal pontile schivando miracolosamente i pneumatici in movimento.
In attesa, al centro dell'area di manovra, in quel sottile confine tra la preoccupazione e l'incredulo viviamo questo sogno surreale finché, obbligati a spegnere i fari, veniamo accompagnati a braccio, da un nervoso barbuto, in un imbarco in retromarcia.
Dormiamo in auto. Alle 6.20 siamo svegli nella meravigliosa Sarakiniko. I colori dell'alba illuminano la roccia di rosa.
Il paesaggio è fantastico. In giornata giriamo una buona parte dell'isola godendoci il sole e l'aria fresca primaverile. 
Nel pomeriggio siamo a Klima, uno spettacolare paesino di pescatori dalle casette variopinte. Dormiamo ad Adamas.

16 aprile
Mattina soleggiata. Visitiamo Plaka e scendiamo fino a Pollonia.

Gironzoliamo lungo le strade dell'isola. Passeggiata in spiaggia a Fourkovouni. Passiamo la giornata tra mare, spiagge e paesini tranquilli. C'è molto vento, il mare è in burrasca. Siamo preoccupati per la navigazione di questa notte. Nel tardo pomeriggio ritorniamo a Sarakiniko per rivederla con i colori caldi del tramonto. Ceniamo e tiriamo l'ora per l'imbarco. Notte in nave.

17 aprile
Giornata tra Fira, i Merovigli e Oia. Nel pomeriggio scendiamo alla spiaggia rossa di Akrotiri. Visitiamo il sito archeologico e torniamo a Fira per la cena.

18 aprile
Qusta mattina siamo scesi fino al porto di Santorini. I turisti sono pochi e per fortuna ci risparmiano il triste spettacolo del turista che cavalca l'asinello. Risaliti i 600 scalini ci viene un po' di appetito che soddisfiamo con un'ottima moussaka. Pomeriggio soleggiato.

19 aprile
La vacanza sta per terminare. Rimarrei, sola, ad ammirare le onde infrangersi, in una nicchia scavata tra le rocce bianche di Sarakiniko, ma so già che fuggirei all'arrivo del primo turista. Addio Milos, addio Santorini. L'aereo decollerà, ma non verserò lacrime, come capita ogni volta che lascio l'Islanda. La vacanza è stata carina, ma il mio cuore continua a restare sull'immensa spiaggia nera di Vik (nella foto) e la mia mente è già a Varese.

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