giovedì 28 marzo 2013

Roma, città eterna

28 marzo 2013
La primavera tarda a farsi sentire. Il meteo dà brutto su tutta Europa, freddo e pioggia anche nel nostro Paese. Il centro Italia fa sperare in un debole raggio di sole, così diventa l’improvvisata meta di queste vacanze pasquali!
L’avevano vista giusta i meteorologi, il grigiore ci accompagna fino ad Ancona e proprio qui vediamo la prima timida luce calda della giornata. Nel pomeriggio giungiamo a Sirolo, un piccolo borgo ai piedi del monte Conero. Il sole ci ha già lasciati e la “perla dell’Adriatico”, così viene definita Sirolo, ci appare avvolta in un grigiore che è forse peggio di quello che abbiamo lasciato. La buttiamo sul cibo e ci infiliamo in un negozietto che vende chicche alimentari nostrane. Pecorino, prosciutto crudo e un po’ di pane risollevano le sorti di questa giornata bigia.

29 marzo 2013
Dopo una piovosa notte trascorsa al Camping Reno ci svegliamo con il sole. La prima tappa della giornata è Loreto. Lasciamo il mezzo nella comodissima area di sosta ai piedi del santuario e passeggiamo per le vie del centro. Purtroppo al venerdì della passione la Santa Casa è chiusa al pubblico, ma la Basilica di per sè è un’opera d’arte.

La Basilica della Santa Casa
Lasciamo Loreto per raggiungere Recanati. Troviamo il centro abbastanza caotico a causa del traffico che non risparmia nemmeno piazza Leopardi. Visita alla casa natale di Leopardi e partenza, dopo un tranquillo pranzetto sul camper, per gli appennini abruzzesi.
La nostra gita prevede la sosta a Rocca Calascio e a Santo Stefano di Sessanio, ma non abbiamo fatto i conti con la neve! Ci addentriamo nell’appennino per qualche chilometro, ma troviamo la strada bloccata! Il luogo ci lascia una buona impressione, ma apprendiamo che si tratta di una meta estiva. E mo’? Cosa facciamo? Sconsolati e rattristati riprendiamo l’autostrada in cerca di una meta alternativa. Piove pure... Pare che questa vacanza ci lasci con l’amaro in bocca... Ma ecco rinascere il buon umore scoprendo un’area attrezzata proprio nella nostra direzione e a pochissimi chilometri dal centro di Roma. Fantastico!
L’area LGP è un’oasi ordinata, tranquilla e sicura che si affaccia sulla via Casilina. Grazie alle nostre dimensioni (a volte little is better) ci ricavano uno spazio nonostante l’area sia full.

30 marzo 2013
Passiamo la notte e ci svegliamo con il sole. Il quartiere è realtivamente tranquillo e servito da un tram che in una ventina di minuti raggiunge stazione Termini. Dopo aver attraversato l’intera stazione (sarà lunga almeno 1 km) prendiamo la metropolitana per piazza San Pietro. Eccoci a Città del Vaticano, ai piedi delle maestose colonne, a sbirciare attraverso i tendoni porpora della Loggia delle Benedizioni. La piazza è in fremito per l’attesa benedizione ‘urbi et orbi’ del neo-papa Francesco. Affrontiamo la lunga ma scorrevole coda di turisti e raggiungiamo l’ingresso della basilica. Nonostante il mio scetticismo, affrontiamo (a piedi) i 520 scalini che portano fino alla cima del ‘cuppolone’. Con la lingua a penzoloni e la testa che gira (non saprei se per l’altezza o se per la curvatura della lumaca) eccoci ad ammirare Roma da un’altezza vertiginosa.

La vista che si può ammirare dalla cupola di San Pietro
Fantastico il passaggio all’interno della calotta che permette di ammirare da vicino i mosaici che impreziosiscono l’interno della cupola.
L’interno della Basilica è affollato, ma San Pietro è talmente grande che sembriamo tutti piccole formichine in una grande reggia. Ammiriamo le famose sculture e gli affreschi per giungere al barocco baldacchino del Bernini e lasciarci abbagliare dai raggi del sole che filtrano dall’alto attraverso la sontuosa finestra sulla quale è rappresentata la colomba in volo .

Il baldacchino e la finestra sopra l'altare
Frastornati da tanta arte usciamo dalla basilica per passeggiare lungo via della Conciliazione e raggiungere Castel Sant’Angelo. Lasciamo alla prossima volta la visita di musei ed interni e proseguiamo lungo il caratteristico ponte Sant’Angelo.

Castel Sant'Angelo
Le gambe sono già ko, ma siamo solo all’inizio. Percorriamo le caratteristiche viette interne per poi giungere a piazza Navona. Ammiriamo l’esuberante fontana dei Quattro Fiumi e ci sediamo su una panchina per una breve pausa. Il nostro peregrinare prosegue passando da palazzo Madama fino a raggiungere il Pantheon.

Il Pantheon
La nostra attenzione viene subito catturata dall’oculus (il foro al centro della cupola). Ci chiediamo dove finisca l’acqua in caso di pioggia, ipotizziamo che non entri o che si asciugi prima di toccare terra, ma la guida ci riporta alla realtà facendoci notare i 22 fori praticamente invisibili posti nel pavimento di marmo. Dopo il Pantheon è la volta di piazza Colonna e di piazza del Parlamento per poi raggiungere l’affollatissima Fontana di Trevi.

La famosa fontana in tutta la sua maestosità
Il sole pare voglia mettere in risalto le armoniose curve di questa esuberante opera rococò. Ci siediamo tra la folla prendendoci qualche minuto per ammirare la bellezza delle creature d’acqua e per ricaricare le nostre energie.
Ripartiamo in salita per raggiungere la cima del Quirinale. Un salutino a Napolitano (chissà se è in casa?) e uno al corazziere per poi dare un po’ di sollievo alle nostre gambette stanche seduti su di una panchina del giardino del Quirinale. Tre chiassosi pappagallini verdi ci tengono compagnia.
Cammina e cammina arriviamo pure a Trinità dei Monti, e qui la pausa si fa un po’ più lunga con una seduta di rito al centro della famosa scalinata.

Ci godiamo il sole che fa capolino tra le nuvole
Scendiamo a dare un occhio alla fontana della Barcaccia, ma ormai siamo stracotti e non le dedichiamo la meritata attenzione. Risaliamo le scale, ci addentriamo nel verde del Pincio ma, siamo costretti a rinunciare alla visita... Ci vorrebbero ore ed ore per girarlo e non ce la facciamo veramente più.

Vista sui tetti di Roma
E poi abbiamo ancora il percorso in metrò, l’attraversata infinita della stazione e i venti minuti in piedi sul tram... Gettiamo la spugna e lasciamo che le stanche membra ci riportino alla nostra casetta ambulante.

31 marzo 2013
Notte tranquilla, ci svegliamo riposati per un altra giornata intensa. Tram e metrò ci portano al Colosseo. Coda accettabile per entrare e visita al simbolo della Città Eterna.

Quello che resta del Colosseo...
Abbiamo acquistato il biglietto che comprende anche la visita al Palatino e al Foro quindi la nostra giornata è interamente dedicata alla Roma antica.

Lo Stadio Palatino
Anche qui gli spazi sono immensi. Camminiamo immersi nella natura ai piedi di questi antichi colossi. In ogni angolo un capitello, una colonna o anche semplicemente un sasso del tracciato stanno a testimoniare secoli e secoli di storia, di imponenza e di grandezza. Di fronte alle migliaia di turisti che giungono da tutto il mondo, per questa volta, ci sentiamo anche un po’ fieri d'essere italiani... Pausa pranzo in un ristorantino senza troppe pretese, ma in centro Italia si mangia bene ovunque. Il menù prevede carciofi alla giudea (una mammola fritta), pasta cacio e pepe per me, amatriciana per Ale e lasagne per Davide. Sazi riprendiamo il nostro tragitto per raggiungere il maestoso Vittoriano.

Il Vittoriano
Restiamo abbagliati dal candore del marmo. Saliamo ed ammiriamo da vicino la fiaccola ardente. Bella vista su piazza Venezia e sul balcone del Duce.

La piazza del Campidoglio
Scendiamo gli scalini dell’Altare della Patria, saliamo la cordonata che porta alla raffinata piazza del Campidoglio, ridiscendiamo la cordonata e sgambettiamo per un’altra ventina di minuti per raggiungere la Basilica di Santa Maria in Cosmedin e la curiosa Bocca della Verità. A dire il vero la curiosità sta nel cercare di comprendere come centinaia di persone siano disposte a fare la coda per una fotografia di rito. Il monumento è visibile anche dall’esterno, evitiamo la coda per la foto e visitiamo l’interno della Basilica. 
Altra camminata verso e all’interno del Circo Massimo (abbastanza deludente) per poi salutare definitivamente Roma.
Metrò, tram e ritorno in camper. Cenetta e nanna... Domani si torna a casa!

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