mercoledì 26 dicembre 2012

Fine dicembre a Praga

26 dicembre
Il volo delle 9.15 della Czech Airlines è puntuale e alle 10.45 siamo a Praga. L'albergo dove abbiamo prenotato offre il comodo servizio navetta quindi nella sala arrivi incontriamo il nostro taxista, un biondone per niente chiacchierone e ben poco sorridente, che in una ventina di minuti ci accompagna proprio davanti al portone dell'albergo.
"Ai tre tamburi" (in ceco U Tří Bubnů) è il nome di questa quattrocentesca dimora trasformata in albergo. Giusto il tempo di lasciare i bagagli ed eccoci a passeggiare tra i mille colori e profumi delle bancarelle in piazza della Staré Město. La Staroměstské Náměstí è maestosa, anche se, con tutti quegli addobbi, pare quasi piccola. Al centro, un luminoso albero di Natale cerca invano di rubare la scena alle stupende torrette gotiche della Chiesa di Santa Maria di Týn.

La torre dell'orologio
Siamo di fronte all'orologio astronomico giusto a mezzodì; in tempo per assistere allo spettacolo che il meccanismo e le sue statue mettono in scena allo scoccare di ogni ora. Lo scheletro suona il campanello mentre la lussuria, l'avarizia e la vanità scuotono la testa, poi le statue degli apostoli si affacciano e fanno inchino ed il gallo chiude la scena. Il tutto si conclude poi, in occasione delle feste, con un evocativo motivetto suonato da un trombettiere dall'alto della torre del municipio e il pubblico ammassato ai piedi della torre si dilegua per una tregua che durerà fino allo scoccare della prossima ora.

L'orologio astronomico
Il pancino brontola e tra prosciutti, salamelle, vino caldo e dolciumi abbiamo solo l'imbarazzo della scelta. Optiamo per un klobasa (una salamella speziata) ed un trdlo (manicotto di Boemia) che ci saziano per un bel po'. Le vie del centro pullulano di turisti. Passeggiamo tra i vicoletti osservando i diversi stili delle maestose abitazioni. Tra un negozietto e l'altro tra cristalli, matriosche e souvenir dal gusto alquanto dubbio, giungiamo al Ponte Carlo, altro simbolo, nonchè stupendo monumento, della città. Purtroppo la gente è davvero tanta e non si riesce ad apprezzare del tutto la meraviglia ed il romanticismo di questo luogo. Giungiamo a metà del ponte e facciamo inversione di marcia, lasciando a domani il gusto della scoperta di questo gioiello.

Il Castello visto dalla Moldava
Rientriamo in albergo per un riposino per poi uscire all'ora di cena. I ristoranti certo non mancano, ma dopo il klobasa abbiamo già voglia di qualcosa di più 'normale'. Entriamo nella "Taverna Toscana" dove ci accontentiamo di due pizze poco saporite ed una caprese.
Dopo cena ritorniamo a girare per le animate vie del centro e ritorniamo al ponte, un po' meno affollato di prima, ma comunque non deserto. Ritorniamo verso la città vecchia e passiamo una buona oretta con la testa all'insù ad ammirare i decoratissimi palazzi illuminati arrivando fino alla Torre delle Polveri.

La Torre delle Polveri


27 dicembre
Notte tranquilla, a parte i soliti problemi di cuscino... Alle 9 siamo già tra le vie che portano al Ponte nella speranza di anticipare la massa. E ci siamo riusciti! Finalmente possiamo goderci in tutta tranquillità questa magnifica passeggiata sulla Moldava.

Il ponte Re Carlo

Le 30 statue annerite contornano ed abbelliscono le sponde, mente le torri dai tetti a guglia, la cupola barocca della chiesa di San Nicola e le stupende case della Malá Strana creano uno sfondo unico al mondo. Risaliamo la scalinata che porta al castello ed una volta giunti in cima godiamo di un panorama mozzafiato sulla città.

Panorama sui tetti della città

Oggi c'è anche il sole a far da complice e l'aria è quasi calda. Stiamo proprio bene. Acquistiamo il biglietto del tour breve del Castello e dopo aver oltrepassato il maestoso cancello con tanto di guardie in uniforme e colbacco, raggiungiamo la Cattedrale di San Vito. L'attenzione va subito alle splendide vetrate. Visitiamo anche la Basilica di San Giorgio per poi accedere al caratteristico Vicolo d'Oro, una vietta sulla quale si affacciano piccole variopinte casette.

Il Vicolo d'Oro

Entriamo nella enorme sala dell'antico Palazzo Reale e visitiamo qualche stanza. La visita ci ha occupati per tutta la mattina e, sotto uno splendido sole quasi primaverile verso l'ora di pranzo facciamo ritorno al nostro quartiere attraversando il Mànesuv Most dal quale possiamo ammirare il Ponte Carlo in tutta la sua bellezza.
La pausa pranzo è prevista all'Hard Rock Café, dove gustiamo i tipici mega-hamburger!

Locale "tipico"
Pausa in hotel per ritornare nel pomeriggio alla scoperta della città e del famoso quartiere ebraico.
Acquistiamo il biglietto ed entriamo per una visita alla sinagoga Maiselova dove sono custoditi oggetti  e libri provenienti da sinagoghe della zona. Sta già facendo buio e non è certo rallegrante l'atmosfera che si respira al vecchio cimitero ebraico. Un'area ristretta che ospita dodicimila tombe ammucchiate l'una sull'altra.

Atmosfera un po' dark...

Facciamo una sosta difronte alla tomba di rabbi Low, al quale è legata la curiosa leggenda del Golem. In tutto il percorso spicca la sinagoga Spagnola, forse la più spettacolare, per le magnifiche decorazioni. Usciamo dall'edificio che è ormai buio e riprendiamo il nostro vagabondare per le calde ed accoglienti vie della Capitale. Fatichiamo a trovare l'entrata della Chiesa di Santa Maria di Týn, ma dopo un gran girovagare possiamo ammirare il suo interno decisamente barocco. Pausa rigenerante in albergo e uscita per la cena. Pioviggina, ma non ci lasciamo scoraggiare e raccolti attorno ad un tavolino riparati dall'ombrello ci gustiamo una fettona di prosciutto di Praga appena tolto dallo spiedo. La pioggia non è insistente e riprendiamo la nostra passeggiata spingendoci fino alla piazza San Venceslao (Václavské náměstí).

La piazza San Venceslao

Non c'è tanta gente e le luci della città riflettono sulla pavimentazione bagnata rendendo acora più spettacolare l'atmosfera. Cammina, cammina si fa tardi e rientramo in albergo per la nanna.

28 dicembre
Siamo incuriositi dalla Casa Danzante così appena svegli e dopo una veloce colazione da Starbucks, ci incamminiamo verso la sponda della Moldava per una lunga passaggiata che passando difronte al Teatro Nazionale (purtroppo in restauro) costeggia il fiume.

Case lungo la Moldava

Questa mattina l'aria è molto fresca e la stanchezza incomincia a farsi sentire. Oltretutto, a parte la curiosità dell'edificio di vetro, la zona ci pare abbastanza insignificante e malcurata, così battiamo presto in ritirata. Pausa in albergo, pranzo al ristorante Mlejnice, nascosto in una viuzza vicino all'orologio, che si è dimostrato soddisfacente sia per i piatti che per il prezzo. Un abbondante piatto di gnocchi, uno di patate condite con speck e formaggio ed un'abbondante cotoletta alla milanese con tanto di bevande e dessert il tutto per la modica cifra di 560 corone (che equivale circa a 22 Euro) incredibile! Altra pausa in albergo per poi ritornare in piazza San Venceslao. Caccia al souvenir tra negozi e bancarelle per un ricordino da portare a casa e curiosiamo increduli tra i prezzi allucinanti delle oreficerie della via Manesova. Il tempo scorre veloce ed eccoci all'imbrunire ancora a gironzolare per le vie, ora illuminate, della città.

La piazza all'imbrunire
Davide ripete l'esperienza del klobasa, a noi è bastata la prima... Giriamo ancora per un po', ormai le gambe vanno da sole per dare un ultimo saluto alla città... Domattina alle 5.30 la lasceremo!

29 dicembre
Appuntamento con il taxista - questa volta meno biondo, ma sempre per niente chiacchierone e ben poco sorridente - alle 5.30. Imbarco alle 6.30 e, accompagnati da una bellissima alba e vista sulle Alpi innevate, arrivo a Malpensa alle 8.30.

Le Alpi innevate


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