venerdì 5 dicembre 2008

Alsazia da favola

5 dicembre
C'è aria di Natale: quale posto migliore per sognare dei paeselli da fiaba dell'Alto Reno? Consultiamo il bollettino neve; non pare male. Comunque vadano le cose siamo attrezzatissimi: gomme invernali e catene, scarponi e giacconi; sembriamo in spedizione per l'Alaska!
Partiamo attorno alle 15.00, promettiamo a Davide una sosta per una "bobbata" nei pressi del San Gottardo, ma alle 16.30 è già buio e dobbiamo rimandare la promessa al viaggio di ritorno.
Sostiamo per la cena a Beckenried, un tranquillo gruppetto di case sul lago dei quattro cantoni. Il parcheggio della funivia che porta a Klewenalp ci ospita per tutta la notte, il campanile che rintocca tutti i quarti d'ora... fa compagnia alle nostre orecchie.

6 dicembre
Ci svegliamo con un panorama stupendo: il cielo è grigio, il lago argenteo e le masse scure dei monti che si affacciano sul lago emergono da una coltre di nebbia bianca. Del sole non c'è traccia e magari per oggi non lo vedremo nemmeno... C'è aria di neve.
Il tragitto per Colmar ci fa vivere ogni esperienza climatica: pioggerellina, pioggia intensa, nevischio, neve, ancora pioggia e... molto coperto. Siamo a Colmar!

Colmar
Sostiamo in uno dei parcheggi gratuiti e ci rendiamo presto conto della massa di turisti che ha preso d'assedio la cittadina (link). Ci lasciamo trasportare dal flusso e ci troviamo nel centro del paese. Le case a graticcio dai mille colori, sono agghindate a festa. Da ogni davanzale si affacciano orsacchiotti di paglia, festoni di pino, cuoricini e nastri colorati. Alberelli bianchi costeggiano i viali e le luci certo non mancano. Mille addobbi e mille decorazioni in armonia tra loro a formare una stupenda cornice natalizia. Il mercatino? E chi l'ha visto... Troppa gente, troppa davvero... Percorriamo le vie secondarie per goderci la cittadina. Visitiamo la cattedrale e sbirciamo in qualche vetrina.
Incomincia a piovere ed è ora di pranzo. I pub ed i ristoranti sono stracolmi. Calmiamo il languorino con un brezel al formaggio e tiriamo ancora un po'... Alla fine del nostro peregrinare ci accontentiamo di 2 posti striminziti ad un tavolino minuscolo in un pub. Davide sta in braccio alla sua mamma :-| Pranziamo con Camembert au four (ottimo) e Bière de Noel.
La massa di turisti aumenta nel pomeriggio e noi pensiamo bene di squagliarcela. Proviamo a raggiungere Ribeauvillé... Magari è meno affollato. Il tempo volge al brutto. La campagna decorata prevalentemente da vigneti è illuminata da una luce calda ed il sole si sta nascondendo dietro ai nuvoloni. Tra i colori accesi del tramonto prematuro scorgiamo un coloratissimo arcobaleno. Che spettacolo!

I vigneti di Ribeauvillé
A giudicare dalla fila di macchine in sosta verrebbe da dire che anche questo paesello è stato ben evidenziato sulla mappa dei Mercati di Natale. Il tema portante è il Medioevo. Nella piazza centrale un marchingegno fa divertire i bambini. E' la ricostruzione di un antico gioco d'equilibrio: bisogna attraversare ostacoli in movimento per raggiungere il traguardo. I più grandi possono provare a rompere delle uova appoggiate su un tronco forato lanciando dei sassi o gustarsi un bel bicchiere di vin chaud. Il mercato di Natale offre oggetti artigianali: composizioni natalizie, collanine, confetture, patchwork e quadretti al punto croce. Assaggiamo del formaggio fuso da un particolare fornelletto... mmmm, che bontà. La musica di pifferi e tamburi fa da sottofondo. Si fa buio ed è ancora più bello, pioviggina, ma le mille luci, i suoni, i profumi del vin brulé e dei dolci e le centinaia di persone che curiosano tra negozi e bancarelle ci mettono allegria!
E' ora di cena: cerchiamo un posto per la notte. Pensiamo di spostarci verso Koenigsbourg, tappa di domani. Più saliamo verso la cima del colle, più pare d'essere in Transilvania. Arriviamo al parcheggio del castello. Si potrebbe dormire qui, ma chi ne ha il coraggio? Bosco, buio e nebbia... Incontriamo pure una tenera famigliola di cinghialetti... Decidiamo di ritornare nella civiltà.
Troviamo un posticino riparato nei pressi del paese e ci prepariamo per la cena e la nanna.

7 dicembre
Notte tranquilla. Risaliamo la collina ed arriviamo al castello di Koenigsbourg (link) giusto per l'apertura. Precediamo la massa di turisti e ci visitiamo il castello in pace, veramente bello!

Il castello di Koenigsbourg

Il cielo è bigio, le torri in gres rosa avvolte dalla nebbiolina paiono ancora più maestose. Incomincia anche a sentirsi il freddo pungente dell'inverno.
Scendiamo verso Riquewir percorrendo la strada dei vini d'Alsazia. Breve sosta a Bergheim, caratteristico paesino, meno curato degli altri, ma non per questo meno bello...

Bergheim
Si riparte attraverso la campagna. Vino e mele: sono i frutti di queste colline. Entriamo in un cortile ad acquistare tre chili di mele rosse e facciamo merenda. Buone!
Ci accorgiamo di essere arrivati a Riquewir dalle auto in sosta sulla strada. Siamo quasi tentati di rinunciare alla visita, ma come rifiutare un posto in un comodo parcheggio che si è appena liberato? Che fortuna!!! E così ci immergiamo tra la folla che passeggia lungo le coloratissime viette. Curiosiamo tra le vetrine e ci beviamo una bella tazza di vin chaud. Io impazzisco per i mille cuori decorati: di biscotto, di stoffa, di legno, di ceramica ce n'è per tutti i gusti!

Le raffinate decorazioni natalizie
Le solite allegre casette son ancor più belle, ricoperte di lucine e decorate con festoni di pino e mele. Orsetti e cuoricini, muschio, rafia e meline... Qui si che c'è aria di festa!
Risaliamo in camper e riprendiamo il viaggio per l'ultima tappa del nostro viaggio: Eguisheim.
Poco traffico... Forse abbiamo finalmente trovato un paesello che manca dalle mappe dei Mercatini di Natale!!!

Le tranquille vie di Eguisheim
Che pace! Qui si che si gode l'atmosfera natalizia. Una processione di figuranti passeggia e recita. Non capiamo granchè, ma la gente si diverte. Il mercatino è piccolo, ma di grande pregio. Si vendono esclusivamente oggetti fatti a mano: dal legno intarsiato al ricamo, dalle collanine di perline ai sacchetti di lavanda. Tutto davvero di buon gusto. Le vetrine dei negozi mostrano le ceramiche alsaziane, i tessuti provenzali e qualche cicogna di peluches: il simbolo dell'Alsazia. Percorriamo uno degli anelli concentrici del paese ed ammiriamo una ad una le fantasiose casette: pare di essere tra le pagine di un libro di favole.
Salutiamo l'Alsazia con la promessa di farvi ritorno in autunno per la vendemmia.
Risaliamo in camper per far ritorno a Beckenried, sul lago dei Quattro Cantoni, guadagnando chilometri per poter passare tutta la mattina di domani sulle nevi del San Gottardo.
Cena insolita: fondue di formaggi!

8 dicembre
Notte tranquilla. Sveglia presto e partenza per Airolo.
Sostiamo nei pressi del 'Luina'. Una pista da sci non ancora in funzione presa d'assalto da bimbi 'bobbisti'. Davide, finalmente, ha modo di apprezzare veramente questa vacanza. Oggi c'è il sole e non fa nemmeno molto freddo. Restiamo tutta la mattina sulla pista tra neve e sole.
Ritorno nel pomeriggio.

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