venerdì 27 aprile 2007

La verde Baviera

27 aprile
Ore 17.00. Dopo mezz'oretta di frettolosi preparativi (pare ci sia tutto): si parte! Svizzera, San Bernardino, Vaduz. Viaggio tranquillo, traffico zero. Cenetta a base di minestrina (ci teniamo leggeri per prepararci allo svacco totale dei prossimi giorni) in un area di sosta nei pressi di Chur, dove restiamo stupiti dai bagni ultra tecnologici in acciaio. Sembra una stupidata, ma meritano una visita! Arriviamo sul lago di Costanza e impostiamo la rotta sul navigatore in modo da evitare l'autostrada austriaca. Zig-zaghiamo per le vie di Bregenz e ci troviamo, senza aver capito come al valico. Eccoci finalmente in Germania!
E' buio, ci addentriamo fino ad Isny, dove cerchiamo un parcheggio per la notte.

28 aprile
Notte tranquilla. Ci svegliamo con il canto degli uccellini. Facciamo un giretto per il paese. Compriamo due brezel ed un panino e ritorniamo al camper. La strada che da Isny porta a Fussen è immersa nella campagna. Fattorie ovunque. Ogni tanto qualche bianca chiesetta dal campanile panciuto fa capolino tra i prati verdi invasi dai fiori del tarassaco. Che bei paesaggi!

Una delle tante chiesette immerse nella natura incontaminata
Lungo la strada incrociamo sempre più camper come il nostro... a differenza della Francia, dove ci sentivamo un po' alieni, qui siamo proprio a casa nostra!
Arriviamo al parcheggio dei castelli Neuschwanstein e Hohenschwangau (4.50 Euro) attorno alle 10.30.
 Il ticket center (link) si trova sulla Alpsee Strasse, propone il biglietto singolo per castello oppure il Royal Ticket (17 Euro a testa - bimbo gratis) che prevede la visita ad entrambi i castelli. Optiamo per il Royal Ticket e ci dirigiamo verso lo Hohenschwangau residenza estiva di Ludwig II. L'origine del castello risale al 12° secolo, fu abbandonato, cadde in rovina e tra il 1832 e il 1836 venne fatto completamente restaurare dal padre di Ludwig. Le stanze sono decorate da pregevoli pitture murali. Particolare la camera da letto della regina in stile turco e il pianoforte quadrato intagliato in legno d'acero usato da Wagner per una serie di concerti privati.
 Breve sosta per il pranzo a base di hot dog e ci dirigiamo verso Neuschwanstein, il "castello delle favole". La strada è lunghetta e la salita ci tiene impegnati per una buona mezz'ora.

Il castello di Neuschwanstein
All'interno del castello colpiscono particolarmente: la sala del trono in stile bizantino, la camera da letto ornata da meravigliosi intagli in legno di quercia sul baldacchino del letto, sul lavabo, sulla colonna centrale e sulla sedia di lettura, la finta grotta di stalattiti e stalagmiti, il piccolo giardino d'inverno e, per finire la sala dei cantori ricca di dipinti che si ispirano alla leggenda di Parsifal.
Usciamo dal castello e ritorniamo al camper. Ci spostiamo a Fussen, a 5 km dalla zona dei castelli. La tipica cittadina bavarese con le casette decorate ed affrescate è tranquilla ed accogliente. Attraversiamo il centro e ci sediamo ai bordi della fontana ad ascoltare le note di una fisarmonica bavarese. Torniamo al parcheggio e risaliamo sul nostro mezzo alla ricerca di una paesino impresso nella nostra memoria dal 2000, quando, senza camper e senza Davide, avevamo percorso, in compagnia di amici, la Romantiche Strasse. Ci affidiamo alla memoria visiva e girovagando per le stradine di campagna dove i prati e le mucche fanno da soli padroni ecco, quasi per miracolo lo troviamo: Lechbrucher.

Le stupende colline della Baviera
Un anonimo paesino bavarese dove avevamo cenato a base di speck e spatzli. Ripercorriamo la passeggiata lungo il fiume e, attorno alle 19, da bravi tedeschi, ritorniamo a cenare in quel localino che merita il premio qualità-prezzo.
Fatichiamo a capire il menù, esclusivamente in tedesco, la cameriera ci descrive in inglese i piatti, ma andiamo un po' a caso... Comunque, il caso ha giocato bene: un mitico piatto a base di spatzli, bistecca di vitello, speck e funghi per me ed un mitico piatto a base di insalata di patate, bistecca impanata e uovo al tegamino per Ale. Il tutto accompagnato da ottima birra del luogo. Davide se la cava con patatine e bocconcini di pollo impanati! Il tutto a 26 Euro.
La serata presto viene animata dalla solita fisarmonica e dai clienti del locale che si tengono sotto braccio e cantano!
Abbandonato il locale ripercorriamo le stradine di campagna alla ricerca di un posto per la notte e sostiamo in un un'area campeggio in riva al lago.

29 aprile
Notte tranquillissima e relativamente calda. Ci svegliamo con lo starnazzare delle anitrine. Colazione e partenza per il monte sacro di Andechs (link) che offre come attrattiva principale la Braustuberl, dove assaggiare la famosa birra. Lasciamo il mezzo nel parcheggio e saliamo a piedi. Tappa obbligata al parco giochi "tipico" e arriviamo al convento. Visita dell'edificio, del negozietto di souvenir e tappa alla birreria tipica. Pranziamo a base di brezel, stinco di maiale e birra... mica male! Torniamo al camper e ci spostiamo in mezzo ad un prato per un lungo pisolino. La birra e lo stinco si fanno sentire!
Decidiamo di riavvicinarci a Fussen per visitare un altro castello di Ludwig: Linderhof. Sosta a Oberammergau, famoso per le sue case dipinte. Il paese pare più sullo stile tirolese piuttosto che bavarese. I negozietti offrono un vasto repertorio di statuette in legno e di orologi a cu-cù. Davide si pappa un bel gelato e fa amicizia con un gattino del posto, noi ammiriamo i dipinti sui muri delle case.
E' tardo pomeriggio e giungiamo nel parcheggio del castello di Linderhof. Paghiamo la sosta (2 Euro) e ci infiliamo nella zona camper decisamente tranquilla anche per passarci la notte. Il castello è chiuso, ma il parco rimane aperto... non sappiamo aspettare e ci avventuriamo nelle stradine e presto ci imbattiamo nel meraviglioso giardino che fa da cornice alla villa reale con le sue perfette geometrie, le fontane, le sontuose statue ed una serie di padiglioni di gusto orientale, come il chiosco moresco e la casa marocchina.
Si fa sera, torniamo al camper per la cena e la nanna.

30 aprile
Notte tranquilla... a parte il russare del vicino di camper.
Dopo una veloce colazione ci accingiamo a visitare il castello; poco prima dell'ingresso, assistiamo allo spettacolo dell'accensione della fontana. Sono le 9.50; e il display della biglietteria segnala che è il nostro turno. Finalmente si entra!

Il castello di Linderhof
All'interno gli arredi sono sontuosi, soprattutto quelli della camera da letto e della sala della musica. Molti soffitti sono decorati da preziosi affreschi. L'oro trionfa. Ovunque si guarda, si resta a bocca aperta.
Usciamo dal castello per addentrarci nel particolare più curioso dei giardini: la "Grotta di Venere", grotta artificiale che Ludwig fece allestire in modo da ricostruire una scena del Tannhauser di Wagner. Al suo interno, sullo specchio d'acqua scivola una "barca" decorata da fiori e amorini; tutto è illuminato da giochi di luce evanescente, mentre incalzanti musiche di Wagner si diffondono nell'ambiente. Veramente bello!
Terminiamo la visita del parco con la capanna da caccia. L'interno rappresenta una decorazione teatrale dall'opera Valchiria di Wagner.
Il nostro tuffo nella storia di questo misterioso quanto affascinate personaggio è terminato e, all'uscita del parco volgo un ultimo sguardo al busto del re accarezzato da una pioggerellina di petali dei fiori di un ciliegio. Ciao Ludwig!
Attraversiamo l'area del ristorante ed ogni romanticheria viene cancellata dal profumo della cucina bavarese... E vai: solita birretta da mezzo, spatzli e bratwurst...
Riposino e partenza per la Svizzera: Heidiland.
Ahi, ahi con il tempo si mette male e, subito dopo Vaduz, ci becchiamo un mega temporale con tanto di fulmini... Sostiamo all'area Heidiland (link) e prendiamo del materiale informativo... Non pare un granchè, a parte la casetta di Heidi che ci incuriosisce.
Usciamo a Maienfeld. Il paese è carino, il tempo pessimo. Ci muniamo di ombrelli e percorriamo un sentiero che dà la casetta a 5 minuti a piedi. Camminiamo per circa 15 minuti, ma della casa manco l'ombra. Nel frattempo la pioggia si fa insistente e decidiamo di abbandonare l'obiettivo... Anche Davide è d'accordo e si accontenta dell'amicizia di una lumachina gialla (da lui battezzata Yellow) che si porta nel camper.
Heidiland ci ha un po' delusi, sarà per il tempo, sarà che torniamo da un luogo stupendo. Il cielo non promette bene e visto che da casa ci separano solo 250 km, decidiamo di proseguire e di concludere la vacanza con un giorno di anticipo.
Cena a San Bernardino e rientro per le 21.00.

Chilometri percorsi: 1084

Gasolio: circa 100 Euro
Parcheggi: 6.50
Entrata castelli: 38 + 14
Cene e pranzi: 26 + 31 + 30
Spese totali: 245.50

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