venerdì 6 aprile 2007

La magica Bretagna

6 aprile
Ore 15.00 partenza. Attraversiamo la Svizzera. La giornata è stupenda. Tunnel del Gottardo senza traffico… non si puo’ dire altrettanto per la direzione opposta. Il lago di Lucerna offre panorami stupendi, Basilea è meno incasinata del solito… I lavori per evitare il centro proseguono da anni, ma qualcosa sta migliorando. Prima sosta per la cena in un’area con tanto di super-scivolo, nei pressi di Dijon. Ripartiamo per fermarci attorno alle 22.30 a Joux la ville, un tipico paesino sperduto nella campagna francese.

7 aprile
Notte tranquilla. Sveglia attorno alle 8.30. Prima sosta alla boulangerie per la baguette quotidiana e partenza per Versailles. L’idea era di fare una sosta alla reggia, ma visto il traffico intenso nei dintorni di Parigi, decidiamo di tirare dritto per le Mont-Saint-Michel (link). Arrivo attorno alle 15. Dalla strada scorgiamo la piramide gotica… Che spettacolo!

In lontananza si intravede l'inconfondibile sagoma
Sostiamo in un piccolo parcheggio a qualche chilometro dall’isola e facciamo un giretto sulla sabbia ricoperta da erbetta. Ci avviciniamo con il camper all’abbazia, sostiamo in uno dei parcheggi (4 Euro senza scadenza) e ci sistemiamo insieme agli altri camper. La nostra casetta viaggiante oggi ha una finestra aperta su uno dei panorami più suggestivi d’Europa. La marea è bassa, questo ci permette di fare una camminata attorno all’isolotto. Poi affrontiamo la viuzze affollate del centro, sbirciamo tra i negozi di souvenir ed ammiriamo le case di legno e l’abbazia. Cenetta in una creperie a base di galette (una crepe salata fatta con grano saraceno farcita di prosciutto e formaggio) e per dolce crepes alla mela e al calvados… Buono, ma il tutto un po’ costoso… (41 Euro per 4 crepes + 2 Birre, una Coca ed un piatto di spaghetti). Usciamo per il tramonto e ci appostiamo sulla scogliera in attesa dell’arrivo della marea che i cartelli informativi danno per le 21… Sarà puntuale? Io sono scettica e alle 21,30 mezza congelata decido di farmi un giro per ammirare l’illuminazione dell’abbazia.

Sembra un luogo fatato
Ale resiste e… alle 22.00 (oramai non si vede quasi nulla) le calme acque del fiume che circondano l’isolotto si trasformano in acque vorticose e nel giro di 20 minuti la spiaggia enorme viene sommersa dall’oceano. Fa freddo e non si vede piu’ nulla. Decidiamo di tornare al camper e di fare la nanna.

8 aprile
L’ombra dell’abbazia ha vegliato su di noi per tutta la notte e all’alba… eccola, ancora piu’ mistica, avvolta da una leggera nebbiolina.

Lo stupendo panorama che abbiamo ammirato al nostro risveglio
Colazione e partenza per Cancale (link), un tranquillo porticciolo di pesca rinomato per i suoi banchi di ostriche. Sulla costa troviamo un negozietto che le vende (12 ad un prezzo che va dalle 3 alle 4 Euro). Facciamo una passeggiata lungo il sentiero costiero e ci fermiamo un po’ su una deliziosa spiaggetta di sassi. Proseguiamo lungo la costa. Sostiamo lungo una bellissima spiaggia e ci avviciniamo ad un’altra per osservare le barche che con la bassa marea si sono insabbiate. Raggiungiamo S. Malo. E' Pasqua e la cittadina è ultra trafficata. Noi arriviamo attorno alle 15.00 e non troviamo nemmeno un piccolo parcheggio per il nostro mezzo… Dispiaciuti decidiamo di proseguire per Dinard… Stesso scenario. Traffico ovunque e nessun posteggio. Davide si addormenta e noi a malincuore proseguiamo. Le spiagge dorate lungo la costa sono una più bella dell’altra. Raggiungiamo Cap Fréhel (link). Le scogliere che raggiungono i 70 metri di altezza danno luogo ad un panorama mozzafiato se non fosse per l’ondata di turisti che ha invaso la zona... Ah, quanto rimpiango la solitudine delle coste scozzesi! Passeggiata fino al faro Vauban (uno dei più antichi d’Europa) e ritorno al camper per un’altra sosta al vicino Fort la Latte, un forte-castello del XIV secolo che sovrasta la scogliera.

Fort la Latte
E' tardo pomeriggio ed i colori del tramonto ci regalano delle stupende immagini. Torniamo al camper e proseguiamo per Erquy dove troviamo un’area per camper (la Francia è ultra attrezzata per i camperisti, e le aree di sosta sono spesso gratuite e forniscono acqua e pozzetti di scarico). Restiamo sulla lunga Plage du Centre fino a tarda sera in attesa della marea… ma fa freschino e si fa buio… abbandoniamo la spiaggia al suo destino e ci prepariamo per la notte.

9 aprile
Sosta al supermercato tipico per le solite schifezze regionali (salame, formaggio e birre) e via seguendo la strada che sovrasta la Baie du Fresnaye: una vasta distesa di brughiera selvaggia coperta di ginestre e licheni che sovrasta l’oceano. Panorami esclusivi. Scendiamo a Paimpol dove facciamo una breve sosta alle belle rovine dell’Abbaye de Beauport. Giretto lungo la spiaggia dinnanzi all’abbazia e partenza verso il punto panoramico dal quale si puo’ godere lo spettacolo dell’arcipelago di Bréhat. Altro giro lungo la spiaggia.
Si riparte per la penisola vicina per fare un’altra passeggiata lungo le Sillon de Talbert, un tratto serpeggiante di ghiaia e sabbia lungo circa 3,5 km. Nel pomeriggio ripartiamo per la Cote de Granit Rose. Le rocce rossastre e spigolose di Bréhat lasciano posto a degli enormi massi arrotondati di granito rosa. Lo spettacolo è affascinante. Raggiungiamo Ploumanac’h. Siamo stanchetti, ma il panorama lungo Le Sentier des Douaniers è talmente bello che ci convince a farci ancora quattro passi.

I stupendi sassi rosa di Ploumanac’h
Camminiamo fino al faro. Un angolo è piu’ bello dell’altro… Passiamo la notte nel parcheggio antistante il sentiero che è interdetto ai camper per via della sbarra fissata a 2mt… ma noi siamo camper, ma all’occorrenza anche auto e ci passiamo! Al nostro fianco si appostano due tedeschi con un California vecchio. Noi siamo incuriositi dal loro mezzo, ma anche loro dal nostro. Ci fotografiamo a vicenda… secondo me al ritorno si compreranno un Viano!

10 aprile
Notte tranquillissima. Ci svegliamo baciati dal sole. Proseguiamo fino al prossimo parcheggio e camminiamo lungo la seconda parte del sentiero. Decisamente meglio la prima, questo tratto attraversa il paese ed è meno selvaggio. Riprendiamo il camper e proseguiamo verso Trégastel. Per caso troviamo un altro sentiero costiero che attraversa stupende spiagge e massi di granito dalle forme tondeggianti. Siamo in paradiso. Il giro termina lungo una spiaggia rosa fantastica. Il cielo ed il mare hanno dei colori stupendi.

Trégastel
Nel tardo pomeriggio abbandoniamo a malincuore la costa per raggiungere l’entroterra. Brevissima sosta al Tumulus di Barnenez, d’importanza storica, ma dopotutto una montagna di terra e sassi, e partenza per la foresta di Huelgoat (link) dove secondo la leggenda sarebbe sepolto il tesoro di re Artu’. Il sentiero turistico di Huelgoat parte dal mulino e si snoda lungo il tormentato letto del torrente Argent. Dopo pochi passi si raggiunge la Grotte du Diable, un antro con una cascata tra i massi ricoperti di muschio al quale si accede grazie ad una stretta scala d’acciaio… Io ho paura che Davide caschi… lui ha paura del misterioso Diavolo che dà il nome alla grotta… ma una volta scesi lo scenario è insolito quasi mistico, e la paura svanisce… Lungo il cammino incontriamo la Roche Tremblante, un enorme masso del peso di circa 100 tonnellate che, se toccata nel punto giusto, oscilla leggermente. Un signore di circa 100 kg che ci precede ci riesce… noi no! Avremo beccato il punto sbagliato? O saranno i chili in meno che fanno la differenza? Proseguiamo verso le Champignon, due roccie sovrapposte a formare un funghetto… Decidiamo di rinunciare alle altre atrazioni perchè si è fatto tardi e… al di là della leggenda… si tratta poi di un bosco! Trottiamo fino a Locronan (link), un bellissimo paesino del XVIII secolo.

Locronan
Ci arriviamo all’imbrunire e ci infiliamo dopo un breve giretto in una creperie. Assaggiamo un altro tipo di galette (io l’ho trovata migliore dell’altra) e di crepe e veniamo a conoscenza del mitico sidro… A me piace un sacco! Usciti dalla creperie facciamo un giretto per le vie del paesello illuminate. Sembra di essere tornati indietro nel tempo! Ecco, la solita area camper che trovi anche dove meno te l’aspetti e… nanna!

11 aprile
Giretto nel paese di Locronan per fare rifornimento di sidro e birre, visita alla chiesa parrocchiale che conserva la tomba di San Renan, il patrono della città, ultimo saluto alle viuzze del piccolo centro e partenza per Pointe du Raz (link). Sosta obbligata al parcheggio del centro di accoglienza (4 Euro) e passeggiata lungo il sentiero costiero che offre un bel panorama.

Il faro di Pointe du Raz
La serenità della passeggiata viene turbata da una vipera péliade che ci attraversa la strada. A me è passata la voglia di attraversare la brughiera! In cima alla punta la statua di Notre Dame des Naufrages spinge il suo sguardo oltre le forti e pericolose correnti di marea fino alle lontane sponde dell’Ile de Sein. Per il ritorno abbiamo optato per il gratuito bus navetta che parte ogni 10 minuti. Giretto per i negozietti e partenza per Quiberon. Il panorama che offre la penisola è decisamente bello, ma non è paragonabile a quello che abbiamo visto fino a questo momento. Restiamo abbastanza delusi da questa penisola super-turistica e, giunti al paese, affollato decidiamo di battere in ritirata. Ci fermiano per evitare la coda che da Quiberon si spinge fino a Carnac, lungo una delle spiaggie bianche e passiamo qualche oretta ad osservare l'oceano. Dormiamo in un parcheggio lungo una spiaggia.

12 aprile
Assieme ai bei paesaggi pare che anche il bel tempo ci abbia abbandonato. Ci svegliamo con il ticchettio delle gocce d’acqua sul parabrezza. Ci avviaciniamo a Carnac (link), la località che vanta il maggior numero di siti megalitici del mondo.

Uno dei tanti siti megalitici di Carnac
Vediamo gli allineamenti di Le Menec, Kerlescan, e quelli di Kermario. Impressionante il numero di megaliti che comprende, ma sicuramente non ha il fascino di Stonehenge. Raggiungiamo il Tumulus di Kercado, una delle collinette funerarie meglio conservate al mondo, e ci spingiamo fino a Locmariaquer, dove decidiamo di evitare di pagare l’ingresso all’area, visibile dalla strada, in quanto ci pareva abbastanza deludente. Lasciamo Carnac per addentrarci nell’entroterra alla ricerca di Mago Merlino e della leggenda di Broceliande. I paesini lungo la strada che porta a Rennes sono uno più bello dell’altro. Decisamente più curati dei paesi di pescatori della costa. Ci fermiano ad Elven, molto piccolo, ma bellissimo e ci incuriosisce la Tour de Elven… seguiamo le indicazioni e ci troviamo, per caso a visitare una fortezza del XIV secolo con una torre alta 45 mt. Carina! Ripartiamo e veniamo attratti da un’altra insegna lungo la superstrada che segnala Malestroit (link) un paesino stupendo, dove trascorriamo qualche oretta. Giretto per il centro, sosta al parco e giretto lungo il fiume. Per finire sosta al supermercato per formaggi e paté de canard… gnum! Al centro informazioni prendiamo una cartina della zona e scopriamo che i Pays de Malestroit sono davvero affascinanti. La zona merita una vacanza a parte. La nostra settimana sta per giungere al termine e a noi conviene tirare dritto per Paimpont, centro di partenza del giro dell'omonima foresta o, per chi preferisce, per la foresta di Brocéliande. Arriviamo a destinazione attorno alle 17.30, giusto in tempo per recuperare una cartina all'ufficio turistico e un libretto che illustra i luoghi memorabili di Brocéliande. Io mi compro anche una maglietta con un simbolo celtico (link).
Sostiamo in un tranquillo parcheggio lungo la strada e sul calar del sole partiamo per "La Valle senza Ritorno" e l'albero d'oro. La campagna nei dintorni è molto bella. Dal bosco giungono le note di una misteriosa musica celtica... che si tratti di un altro 'invasato' come noi? Arriviamo al lago delle fate, la musica proviene da una radio di un gruppetto di ragazze che provano un balletto. Ci concentriamo sulla bellezza del luogo e teniamo buone le note di sottofondo che non fanno altro che migliorare le sensazioni...
Il lago delle fate: delle calme acque di uno stagno, tutto qui, ma con la fantasia si può vedere molto di più!

I riflessi del tranquillo lago delle fate
L'albero d'oro è una delle ultime leggende di Brocéliande: rappresenta, in mezzo ai suoi fratelli bruciati, l'immagine della foresta che rinasce.
Si fa buio e decidiamo di ritornare al camper.

13 aprile
Ci svegliamo ancora con il ticchettio delle gocce d'acqua sul parabrezza, ma questa volta sembra mettersi peggio di ieri... Peccato, ci tenevo tanto alla foresta... Affrontiamo il giro in auto e sostiamo nei pressi della residenza di Viviana: una sepoltura, non una casa, di struttura molto originale, risalente a 2500 anni a.c., ma anche qui la fantasia fa da contorno.

La residenza di Viviana
Piove a dirotto e la strada di terriccio rosso si trasforma in un paltume... evitiamo quindi le altre tappe. Breve sosta al castello di Trecesson e a quello di Comper per visitare "Le Centre de l'Imaginaire Arthurien" (link), dovrebbe essere interessante nei periodi estivi, quando ci sono gli spettacoli, ma il museo di per sè è abbastanza scarno. Offre tavole scritte in francese che illustrano la leggenda di Re Artù, e scenografie rappresentate da manichini in costume d'epoca (abbastanza kitch). Lasciamo Comper per proseguire diretti alla tomba di Mago Merlino, che in pratica è sulla strada. Prendiamo il nostro bel libro di magia firmato proprio da lui: il Mago in persona e cerchiamo un rametto per costruire la nostra bacchetta magica.

La tomba di Mago Merlino
La tomba è costituita da 4 sassi e un tronco mezzo morto... ma io mi perdo via ad osservare i mille fogliettini e i piccoli oggetti lasciati da altri 'invasati' come me. Pare un po' un immondezzaio... ma è bello così! Ho in tasca due cozze, ne do una a Davide e le aggiungiamo al resto... esprimendo un piccolo desiderio. Ritorniamo al camper per cercare il castello di Brocèliande e intanto spiove, ma il paltone rimane. Pranziamo con vista panoramica sul lago e sul castello e ripartiamo per il rientro... Il tempo è già stato clemente per tutta la settimana, non si può chiedere troppo!
Sostiamo a Vitré in un comodo parcheggio al di là della stazione. Ammiriamo lo spettacolare castello, con le torri a forma di cappello di strega e le pittoresche viuzze fiancheggiate da case in legno e muratura. Sbirciamo tra i negozi di souvenir e torniamo al camper. Davide ha avvistato un Mc Donald con un mega-scivolo, insiste per una tappa... e noi lo assecondiamo. Nel tardo pomeriggio si riparte per l'entroterra. Sostiamo in un paesello abbastanza anonimo nei pressi di Le Mans. Notte tranquilla.

14 aprile
La nostra vacanza è proprio terminata, non ci lasciamo distrarre dagli ammalianti cartelli turistici nei dintorni della valle della Loira... E tiriamo dritti per la nostra strada in modo da arrivare a casa per cena.

SPESE:
Gasolio: 340 Euro
Autostrada: 80 Euro
Aree di sosta e parcheggi: 4 Euro (Mont Saint Michel), 5 Euro (Pointe du Raz)
3 Cene: 41 (creperie) +35 (creperie)+19 Euro (Mc Donald)
Cibarie: 70 Euro
Gadget: 80 Euro
Totale: 674 Euro

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