venerdì 3 agosto 2007

Estate in Danimarca e Svezia

Venerdì 3 agosto
Sono le 13.00, quando, dopo una mattina di lavoro e mesi di attesa, finalmente, si parte! L’itineraraio prevede il passaggio da Svizzera, Germania e Danimarca; la meta: Svezia.
Al contrario degli scorsi viaggi non abbiamo preparato granchè, la rete non offre molto a parte i siti ufficiali (link e link) in Italiano c’è veramente poco. Ci siamo innamorati di un’isoletta sopra Goteborg (Tjorn) e da lì è nata l’idea di visitare la costa della Svezia meridionale. Il traffico è regolare, la Svizzera si presenta come il solito cantiere: ma è possibile fare degli scavi archeologici ogni volta che si deve ri-asfaltare una strada?
Solito traffico lungo il lago di Costanza, evitabile acquistando la vignetta e facendo l'autostrada, ma siamo ancora freschi... un po' di coda la reggiamo 'quasi' bene.
La Baviera ci accoglie con i suoi campi verdi e attorno alle 19.00 siamo a Rothenburg ob der Tauber (link), un paesino della Romantiche Strasse che merita davvero una visita.
La città del Natale
Sostiamo nel tranquillo parcheggio per camper e dopo una veloce cenetta passeggiamo per le vie del centro. I negozi, che offrono souvenir di ogni tipo sono ormai chiusi, fortunatamente è aperta la pasticceria che vende le squisite Schneeballenkoning: un dolce formato da una specie di chiacchera appallotolata che viene guarnito con zucchero al velo oppure ricoperto di cioccolato. Ne compriamo 4 e ce ne regalano 1 (slurp). Abbiamo fatto il pieno per tutta la vacanza! Nella piazza centrale, un uomo con un mantello nero ed alabarda racconta (in Tedesco) aneddoti divertenti... (ridono tutti) noi non capiamo, ma ci gustiamo comunque lo spettacolo. La cattedrale, con le sue guglie è in restauro (peccato), ma fa comunque la sua scena. Ci fermiamo al parco giochi a gustarci una 'palla' mentre Davide fa qualche scivolata e torniamo in camper per la nanna.

Sabato 4 agosto
Notte tranquilla. Colazione e partenza per i 700 Km che ci separano dalla Danimarca. Becchiamo una coda di 12 km nelle vicinanze di Amburgo e giungiamo a Lubecca nel tardo pomeriggio.
Restiamo incuriositi dalla porta d'ingresso alla città e decidiamo di concederci una breve sosta.
Passeggiamo lungo il canale ed osserviamo le casette bianche di recente costruzione tra le quali spiccano quelle antiche di mattoncini rossi e neri sopravissute ai bombardamenti.
Un'area bimbi offre una fontana a getti che sparano acqua direttamente dal suolo. Davide, con promessa di non bagnarsi, zompetta per una buona mezzora... Lo riportiamo al camper fradicio e tremante...
Riprendiamo il viaggio per Puttgarden, dove arriviamo attorno alle 20.00. Al porto la coda per il traghetto per la Danimarca è abbastanza lunga. Noi pernottiamo in Germania.
Durante il viaggio siamo venuti a sapere che due amici (che viaggiano a bordo di un Viano Fun) si trovano nei dintorni di Amburgo e sono diretti a Stoccolma; riusciamo ad incontrarci a tarda sera in un campeggio nelle vicinanze del porto. La serata passa tranquilla tra racconti e progetti di viaggio.

Domenica 5 agosto
Notte tranquilla. Salutiamo i nostri amici e il loro stupendo golden retriver e attorno alle 9.00 ci imbarchiamo senza code e senza nemmeno aspettare (che fortuna) sul traghetto in partenza per la Danimarca (56 Euro).
La traversata dura 45 minuti, passiamo il tempo curiosando nel market della nave. Siamo sull'isola di Lolland. Percorriamo la costa seguendo l'itinerario contrassegnato dalla margherita (in Danimarca le zone che meritano vengono segnalate così).
Ci fermiamo a Nysted, un piccolo paesino carinissimo. Visitiamo la chiesa dall'interno luminoso ed essenziale, qualche vietta ed il porto. Davide si gusta un 'polser' (hot dog), noi resistiamo. Il porticciolo è tranquillissimo e le casette colorate ci danno un assaggio di quello che ci immaginiamo di trovare più avanti.

Un riposino...
Una veloce visita ad un centro informativo sull'energia eolica, con tanto di mini-laboratorio per bambini che offre materiale per costruirsi una girandola di carta e ritorno al camper per proseguire 'l'ispezione' della costa.
Sosta per il pranzo in una pineta che porta ad una spiaggia dorata e passeggiata in riva al mare. Raccogliamo degli strani sassi: crediamo si tratti di selce. La costa orientale dell'isola di Falster è contornata da una lunga e stretta lingua di spiaggia dorata, l'entroterra è un susseguirsi di campi coltivati a grano e casette a graticcio dal tetto di paglia.
Sostiamo ad Hesnaes incuriositi da una gara di sculture in sabbia. La Scandinavia è la patria dei bambini: è proprio vero! Anche qui Davide ha trovato come non annoiarsi: in occasione della manifestazione è stato riservato per i bimbi uno spazio con tanto di sabbia 'appiccicosa' e utensili.

Sculture di sabbia a Hesnaes
E' tardo pomeriggio quando attraversiamo il ponte che collega Sjaelland all'isola di Mon. Siamo qui per vedere le scogliere. Purtroppo, dato l'orario, ci perdiamo il Geo Center (link) che, con i suoi manifesti con un dinosauro in primo piano, ha catturato l'attenzione di Davide.
Scendiamo lungo la lunga e ripida scalinata artificiale (circa 800 scalini) che permette di raggiungere la spiaggia al di sotto della scogliera, ci togliamo le scarpe per attraversare un tratto di spiaggia bagnata dal mare e ci gustiamo lo spettacolo di queste pareti di gesso alte circa 100 metri.
Forse sarebbe stato meglio arrivare al mattino, ormai siamo in ombra, ma il cielo rosato e le scogliere grigio chiaro offrono comunque uno spettacolo suggestivo che ripaga la fatica della risalita! Ripercorriamo l'isola arrivando fino alla cittadina di Stege e cerchiamo un campeggio nei dintorni. Pernottiamo al Keldby Camping Mon (20 Euro).

Un tranquillo campeggio danese
Per la gioia di Davide il campeggio offre un parco giochi con tanto di tappetini elastici: il nostro 'cricetino' salta per tutta la sera, noi facciamo conoscenza con due vicini di tenda di Como che sono diretti a Copenagen.

Lunedì 6 agosto
Veniamo risvegliati dal tubare delle tortore (quasi gli avremmo sparato). Attraversiamo nuovamente il ponte ed eccoci su Sjaelland l'isola più grande della Danimarca. Meta: Copenagen.
Il navigatore ci porta dritti in centro. Il traffico è minimo e traviamo pure un parcheggio. Optiamo per il giro su bus aperto (link). La corsa dura un'oretta, si può salire e scendere a piacimento e c'è una partenza ogni 30 minuti. Spendiamo 39 Euro in 3.

La Town Hall Square
Si parte dalla Town Hall Square (piazza del Municipio) per passare di fronte a: Tivoli (il parco divertimenti), Castello di Rosenborg, Kastellet (l'antica cittadella seicentesca), scoglio della Sirenetta, Amalienborg (la reggia della Danimarca), Nyhavn (il caratteristico e romantico nuovo porto). Scesi dall'autobus con una chiara idea delle principali attrazioni della città e decidiamo (ai voti) di visitare Tivoli e Nyhavn.

Il laghetto all'interno del Tivoli
Pranzo velocissimo e tristissimo al Burger King e immersione nel Tivoli (27 Euro attrazioni escluse) (link). Il parco si presenta come un luna-park retrò, dall'atmosfera un po' kitch e un po' romantica, contornato da attrazioni moderne, tra cui le montagne russe più alte del mondo. Ha molto da inviadiare come tecnologia ai nostri Gardaland e Mirabilandia, ma il Tivoli va visto più come un teatro all'aperto, con tanto di ristoranti di lusso, piuttosto che come un semplice parco di divertimenti.
Lasciamo il Tivoli per immergerci nella Stroget (il susseguirsi di vie che conduce dalla piazza del municipio al Nyhavn). Il Nyhavn è un canale sul quale si affacciano case dai vari colori.

Le famose case variopinte sul Nyhavn
L'importante è che il colore dell'una sia diverso da quello dell'altra, a fare da armonioso collante solo il colore e la forma delle finestrelle: bianche e rigorosamente a quadretti, come nelle classiche casette Lego. I baretti della via sono affolati, così come i moderni velieri in legno che sostano nel porto. Tutti impegnati a gustarsi lo spettacolo dei colori accompagnato da qualche nota jazz accordata da un artista di strada. La Carlsberg fa da padrona e seduti con le gambe a ciondoloni sull'acqua ce ne gustiamo un bel bicchiere. E' l'ora dello shopping e lo Stroget si anima, noi abbandoniamo le vie della città per fare ritorno al camper e per raggiungere la Svezia.
Sono le 18.00 quando attraversiamo il ponte dell'Oresund (26 Euro). 8 km sospesi e 3 km di tunnel artificiale sottomarino ed eccoci finalmente in Svezia. L'attesa Svezia, dai campi dorati, dalle foreste verdi e dalle casette rosse... proprio come la immaginavamo! Ci dirigiamo verso Ystad, una cittadina medievale molto pittoresca. E' ora di cena e quasi di nanna, decidiamo di pernottare in un campeggio e di lasciare la visita della cittadina a domattina.

Martedì 7 agosto
Notte tranquilla. Appena svegli dedichiamo una mezz'oretta alla spiaggia del campeggio. Una sottile striscia di sabbia dorata. Arriviamo ad Ystad (link) attorno alle 10.00 giusto in tempo per una colazione a base di tortine di pasta sfoglia e crema appena sfornate... gnum!
Le caratteristiche case a graticcio sono sparse per tutto il centro. La Sankta Maria Kyrka di mattoncini rossicci dal caratteristico campanile fa da guardia ad un tranquillissimo giardinetto ricco di piante officinali.
Non sappiamo resistere e ci infiliamo in un supermercato Coop dove possiamo appurare che di sfizioso non c'è un granchè, dalla gelatina di frutta alle alici, ai salumi: la fiera dell'insaccato! Compriamo due hamburger un po' troppo saporiti e un po' di pane squisito.
Per il pranzo torniamo nella zona delle spiagge e capitiamo in una spiaggetta carina dove il mare basso ed un'apposita recinzione di scogli permette ai bambini di farsi un bagnetto tranquilli. Davide non vedeva l'ora! L'acqua non pare troppo fredda e, con nostro stupore, non è nemmeno salata!
Riusciamo a fatica a trascinare via Davide dall'acqua per spostarci nel tardo pomeriggio verso Kaseberga dove lasciamo il camper in un grosso parcheggio libero e ci incamminiamo verso la Stonehenge svedese: Ales Stenar.

Il complesso megalito di Ales Stenar
Si tratta del loro più grande monumento megalitico a forma di nave. Le pietre formano un ovale lungo 67 metri che ricorda la sagoma di una barca. La posizione è stupenda. Ci troviamo in un grande prato a picco sul mare là dove blu e verde intenso si incontano.
In un angolino, all'ombra di una quercia alcune tranquille mucche bianche si riposano. I turisti non disturbano: siamo tutti molto silenziosi.
Torniamo passando dal piccolo porticciolo e riprendiamo il nostro viaggio per Kalmar. E' sera e incuriositi da un cartello che mostra un pesce all'amo deviamo per Morrum (link).
Lasciamo il camper per fare quattro passi lungo un curatissimo argine del fiume. Alcuni pescatori sono indaffarati nella pesca al salmone. Non disturbiamo.
Passeggiamo fino al Laxen Hus, la casa del salmone, dove la corrente del fiume si fa impetuosa. Ascoltiamo il fragore delle acque e attraversiamo due ponti che si affacciano direttamente sulla corrente. Che spettacolo!
Lasciato il fiume non è finita: un susseguirsi di graziose casette ci trattiene piacevolmente nella visita di questo sorridente paesino. Cerchiamo un piazzale tranquillo e passiamo la notte in compagnia di un camper tedesco.

Mercoledì 8 agosto
Oggi il tempo non è un granché, lasciamo i salmoni per risalire la costa.
Breve sosta a Karlshamn (che non ci è parso un granché) e sosta vera e propria a Karlskrona (link).
La guida ne parla benissimo, città inserita nei siti Patrimonio dell'Umanità dell'Unseco, noi l'abbiamo trovata triste. Siamo abbastanza delusi, sarà anche per via del cielo bigio, e decidiamo di passare direttamente alla visita del castello di Kalmar (link).
Nel frattempo il cielo si è schiarito ed i colori sono notevolmente cambiati. L'architettura del castello è molto semplice, ma carina... peccato che una torretta sia in restauro. Entriamo (16 Euro). L'arte scandinava è abbastanza povera... diciamocelo chiaro, le decorazioni e i rimanenti oggetti di arredamento sono veramente poveri rispetto a quelli dei castelli bavaresi.
Rimaniamo incuriositi da un'esposizione dedicata ai tappeti, i motivi richiamano quelli Lapponi. Una stanza dedicata ai bambini propone un laboratorio per esercitarsi nella scrittura gotica a pennino e qualche abito da re e principessa per travestire i piccoli ospiti. Scattiamo una foto a Davide seduto sul trono vestito da reuccio. Per finire, passeggiata attorno alle mura antiche con panoramica sul mare.
Non abbiamo ancora trovato qualcosa che ripaghi veramente la giornata...
Proseguiamo verso Oland (link) (l'isola lunga e stretta collegata alla terra da un ponte). Il centro informazioni offre molto, ci facciamo un'idea di cosa vedere.

Targa personalizzata di un'abitante dell'isola
Oland è lunga 137 km, il ponte è giusto al centro. Dobbiamo decidere in quale direzione andare. Il sud è più selvaggio e ci sembra più bello, ma per ridurre un po' i chilometri decidiamo di andare verso nord per poi prendere il traghetto per Oskarshamn, avvicinandoci così a Vimmerby. Iniziamo la nostra risalita.
L'isola è piena di mulini a vento in legno... ne abbiamo contati circa una trentina nel solo tratto di strada che abbiamo percorso. Raggiungiamo Byrums Sandvik con le sue caratteristiche mini scogliere. Il paesaggio è davvero particolare! Passeggiamo lungo la costa e aguzziamo la vista sui sassi calcarei ricchi di fossili. Davide diventa matto. Ci fermiamo nel piazzale di fronte al mare per cenare e trascorrere la notte.

Giovedì 9 agosto
Purtroppo ci svegliamo con un tempo da lupi. Piove a dirotto ed è fosco.
Decidiamo di vedere Neptuni akrar, una conformazione calcarea a pelo dell'acqua (dalle foto molto curiosa) ma probabilmente, a causa dell'alta marea è sommersa... Non vediamo nulla, e la natura con il cielo così bigio è veramente triste...
Arriviamo al porto alle 10.30, giusto per la corsa delle 11.00 e ci prepariamo per essere imbarcati. Abbiamo sentore che non prendano né Euro, né carta di credito, e il viaggio costa 500 corone, noi ne abbiamo solo 300.
Riusciamo, nell'attesa, a rimediare delle corone da un tedesco ed attendiamo il traghetto. Quando arriva proviamo a salire, ma non avendo prenotato, ed essendoci solo 2 corse al giorno (11 e 17) da 30 auto l'una, noi restiamo giù!
Non ci va di aspettare quindi riprendiamo la strada e torniamo a Kalmar. Decidiamo poi di cambiare itinerario. Rinunciamo a Vimmerby e al parco di Pippi Calzelunghe (link) per tagliare subito verso la costa occidentale. Per consolare Davide promettiamo una sosta all'Algpark (parco delle alci) di Kosta (link). E' ora di pranzo e casualmente vediamo un'insegna Ikea, perchè non assaggiare le polpette? Eccoci quindi all'Ikea di Kalmar. Niente di diverso dall'Ikea di Milano, a parte le polpette... meno saporite e condite con una buonissima (se mangiata da sola) marmellata di 'lyngon', simile al ribes rosso. Le patate sono bollite (sigh)! Lasciamo l'Ikea per attraversare i 200 km di foresta. Pinete e laghetti ovunque.
Arriviamo a Kosta. Un'alce di plastica attira l'attenzione sull'Algpark (link). Curiosiamo nel negozio che vende alci in tutte le salse: di pelo, di legno, di plastica, stampate sulle magliette... io mi accontento di un'alcetta di peluches. Entriamo nel parco. Ci accolgono tre alci nel recinto. Sono grandi e pacifiche. Mangiano la loro erbetta e osservano i visitatori. Visitiamo la casetta con tre ricostruzioni di scene con animali imbalsamati e passeggiamo lungo il percorso che costeggia la grande recinzione del parco. Riusciamo a vedere 2 piccoli e 3 adulti. Un maschio dalle enormi corna muschiate si avvicina ai bambini e accetta qualche germoglio fresco. Che carino! Putroppo le zanzare approfittano della distrazione dataci dall'alce e ci massacrano. Torniamo al camper riportando: Ale 15 punture, Davide 7 ed io 5... e che prurito!
Ripartiamo in direzione Goteborg sostando per la cena in un parchetto ad Habo nei dintorni del lago Vattern. Qualche bimbo fa il bagno, Davide si aggiunge alla compagnia... io congelo solo all'idea! Riportiamo il nostro bimbo congelato al camper e ci dedichiamo alla cena. Vogliamo arrivare a Tjorn, prepariamo il letto sotto e mentre Davide si addormenta noi attraversiamo altri campi e foreste fino al mitico Tjornbron (il ponte che collega l'isola alla terraferma). Il cielo è limpidissimo e il tramonto ci offre dei colori stupendi. Non si tratta dei nostri tramonti dall'arancio intenso, nei tramonti della scandinavia dominano l'indaco e il rosa... e i toni pastello sono molto, molto delicati. Siamo stanchi e ci appostiamo in un parcheggio in riva al mare giusto sotto al ponte. Eccoci, finalmente siamo arrivati a Tjorn (link)!

Venerdì 10 agosto
Non si può pretendere il miracolo... siamo al Nord e la pioggia ci perseguita... Ma proprio oggi?
Uffa, siamo costretti ad ammirare i paesini da sogno sotto un cielo da incubo!
Affrontiamo la visita dell'isola alla cieca. Non siamo ancora riusciti a recuperare una mappa, ci basiamo sulle indicazioni del navigatore per raggiungere la costa. Entriamo in un po' di stradine nei dintorni di Berga e le percorriamo fino al mare.
Non ci sono spiagge, i grandi massi dalle forme tondeggianti si immergono direttamente nelle calme acque cupe (per via del cielo grigio). Barchette e pontili in legno ovunque. Procediamo il nostro bighellonare fino a Ronnang. Passeggiamo lungo la sua minuscola spiaggia e lungo il pontile. Granito dalle dolci forme, mare limpido e casette in legno rosse con le finestrelle bianche: siamo in un sogno!

Le tipiche casette dei pescatori
Appena dietro alla collina l'soletta lunga e stretta di Kladesholmen (link) mostra, una in fila all'altra le sue casette bianche.
Proseguiamo ed attraversiamo il ponte fino ad immergerci nelle casette bianche. Sembra quasi di essere in un paese finto!
Sostiamo in un negozietto che vende pane, dolciumi e qualche salume. Il pane è squisito. Ce ne sono di tutti i tipi: proviamo quello arancione al pomodoro (simile ai crackers gusto pizza) e quello alle olive.
Eccoci a Skarhamn (link), il paese più grosso dell'isola dalla chiesa sorridente... Le finestre sembrano due occhi arancioni sul visetto bianco e un naso ed una bocca di ferro decorano in modo curioso il campanile... E noi ci sentiamo un po' bambini.
Dopo pranzo visitiamo il Nordiska Akvarellmuseet (link). La sezione inglese è ben fornita, quella svedese assurda... comunque curiosa, soprattutto nelle 3 tele 150x150cm che ritraggono mutande maschili con tanto di marca e pacco!? Passeggiamo lungo il pontile godendoci il cielo bigio e il profumo intenso di mare (che tanfo) e riprendiamo il camper per trovare un parcheggio tranquillo dove fare una pennichella. Piove a dirotto... oggi ci ha castigati.
Decidiamo di approfittare del cattivo tempo per salire il più possibile, sperando nel miglioramento dei prossimi giorni. Abbandoniamo Tjorn e Orust (l'altra isola) (link) con promessa di ritorno e riprendiamo l'autostrada.
Annoiati dalla pioggia decidiamo di svegliarci gironzolando per un centro commerciale che (stranamente) chiude alle 20.00. Facciamo sera curiosando tra scarpe, libri e giocattoli. Si riparte verso Smogen.
Sostiamo per la notte in riva al mare nella zona di Hovenaset. E' quasi buio e tira un vento... Eppure quattro ragazzini si presentano sul pontile ed hanno il coraggio di tuffarsi! Noi ci rintaniamo, tiriamo le tende e buona notte!

Sabato 11 agosto
Il tempo non ci dà tregua. La mattina è iniziata con una stupenda alba ma subito dopo le nuvole hanno iniziato a nascondere il sole. Siamo a Smogen (link), il paesino più caratteristico di questa vacanza. Casette rosse affacciate sul mare e una passeggiata di legno che si districa tra sassi, acqua, barche e negozietti carini. Passeggiamo per una buona oretta.
Ci spostiamo per il pranzo a Kungshamn e ci rilassiamo su di un sassone ad ammirare il golfo e le barchette che vanno e vengono.
Davide vuole fare il bagno, risaliamo la costa tra paesaggi di granito rosa, erica e casette in legno. Troviamo una spiaggetta nei dintorni di Hamburgsund. E' uscito il sole e fa caldo (22 gradi), faccio un tentativo di immersione... ma chi me lo fa fare? Rinuncio all'altezza della pancia. Non è un granchè fredda, si può resiste, ma bisogna avere una gran voglia di bagnarsi... ed io posso tranquillamente rinunciare. Ci rinuncia anche Davide (sarà rimasto scioccato dal freddo preso nei giorni scorsi).
Ci riposiamo per un'oretta e riprendiamo la strada per Fjallbacka (link). Il paesello è famoso perchè meta di vacanze della Ingrid Bergman. Solite casette e mare, non ci hanno ancora stancato, ma visto un paese li hai visti tutti! Sarebbe stato curioso vedere le incisioni nella roccia dei vichinghi nella piana di Tanums (link), ma evitiamo di allungare l'itinerario e ricominciamo a scendere.
Cerchiamo un posto tranquillo per la notte e dalla descrizione della nostra guida siamo convinti che una penisoletta nei dintorni di Lysekil (link) sia l'ideale. Arriviamo a Skalhamn attorno alle 18.00 il cielo è blu ed il sole è ancora alto. Sostiamo su una spiaggetta di granito rosa. Che bel posto. All'orizzonte una decina di isolotti di varie dimensioni: granito rosa ricoperto di erica. Uno spettacolo!

Ci gustiamo il tramonto dalla finestra del nostro camper
Si fa ora di pranzo ed ora di nanna, ci appartiamo per la notte e, per la prima volta, riusciamo a goderci i colori del tramonto per un bel po'. Una nuvola ci ha forse rubato un'oretta... Pazienza, oggi abbiamo già avuto molto!

Domenica 12 agosto
Notte tranquilla, umida e ventosa. Colazione e ri-programmazione del viaggio. Contavamo di restare ancora un giorno in Svezia, ma visto il tempo pensiamo sia meglio tornare in Danimarca, magari troviamo il bello. Seguiamo le indicazioni per Goteborg. Il navigatore ci manda ad un porticciolo dove ogni 15 minuti attracca un battello gratuito che permette di attraversare il fiordo, evitando di fare il giro della penisola... Restiamo stupiti del fatto che sia tutto completamente automatico e gratuito! Arriviamo al porto di Goteborg attorno alle 11.30. Sono le 12.00 quando ci imbarchiamo. Ci buttiamo subito sul cibo: gamberetti ed insalata per me e manzo con patate per Ale. La traversata Goteborg-Skagen (DK) (165 Euro) dura circa due ore. Le trascorriamo giocando con la Wii. Il tempo migliora. Sbarchiamo a Skagen e troviamo subito un campeggio (Grenen Camping - 14 Euro). Il pomeriggio è dedicato al relax e alla pulizia del camper. Cenetta e nanna.

Lunedì 13 agosto
Ci svegliamo con il sole. Che magnifica giornata. Ci diamo una mossa, prima che il tempo peggiori... Siamo diretti a Grenen, precisamente al punto dove Mare del Nord e Mar Baltico si sono dati appuntamento.

Oggi la giornata è bella
Camminiamo per circa mezz'ora lungo la distesa di sabbia, evitiamo il trasporto con il vagone trainato dal trattore. Eccoci in cima alla Danimarca. Incredibile: arrivano onde da est e da ovest e le acque si 'schiaffeggiano'. La sottile lingua di terra si addentra nel mare. Ovviamente il cielo cambia colore ed ecco il classico acquazzone che schiviamo per un pelo!
Smette di piovere e ne approfittiamo per quattro passi nel centro di Skagen (link). I negozi del centro offrono di tutto un po', riusciamo a trovare qualcosa di carino!
Torniamo al camper per partire alla ricerca del deserto danese: il Rabjerg Mile (link). Durante il tragitto ecco il solito temporale. Il diluvio dura un'oretta, poi, tutto si calma e risplende il sole. Lasciamo il camper nel grosso parcheggio e appena svoltato l'angolo ci troviamo dinnanzi ad un'enorme distesa di sabbia. La sabbia è bianca e finissima, le dune sono attorniate da una vegetazione bassa... sembra di essere in un vero deserto. Davide scivola dalle ripide discese, riempendosi di sabbia... Noi passeggiamo e ci distendiamo per una buona mezz'oretta in quel soffice mare bianco.
Lasciamo Rabjerg Mile per un'altra meraviglia simile: il faro di Rubjerg Knude, nei dintorni di Lonstrup.

Il faro di Rubjerg Knude
Curioso vedere come la grossa duna di sabbia si sia 'mangiata' mezzo faro. Camminiamo in cresta ammirando il paesaggio formato dalle onde che si infrangono ai piedi della duna. Il cielo è pieno di enormi nuvoloni neri, ma dove siamo noi risplende il sole!

I nuvoloni stanno avvicinandosi
Scendiamo un po' a piedi, un po' a ruzzoloni dalla duna e torniamo al camper. Davide necessita di una 'sbattuta' prima di salire a bordo. La sabbia si sta 'mangiando' anche il nostro camper!
La giornata è stata molto ricca, possiamo trovare un posticino per la notte. Percorriamo parte dello Jyllands e ci rendiamo conto che la Danimarca è un paese che offre molto sotto tutti i punti di vista. Anche per i bimbi c'è molto da fare, basti vedere quanti parchi sono stati creati (link e link)! I campeggi sono numerosi, puliti e attrezzatissimi (link) e le città sono molto accoglienti.
La tappa per la sera è prevista ad Arhus. Sostiamo in un campeggio nel mezzo di un parco appena fuori dal centro (Blommehaven - 28 Euro). Davide saltella per tutta la sera sul gonfiabile, noi ci riposiamo... Iniziamo ad accusare un po' di stanchezza.

Martedì 14 agosto
Sole anche questa mattina! Prima tappa al parco dei cervi... Non ne vediamo nemmeno uno e ci scoraggiamo abbastanza in fretta. Seconda tappa il Den Gamle By (link). Il centro antico di Arus è stato adattato a museo all'aperto.

Il Den Gamle By
Ricostruzioni di interni, negozietti e comparse animano le piccole vie che si snodano tra casette a graticcio molto colorate e rigagnoli d'acqua. Sembra di essere tornati indietro nel tempo. Davide sale su un carretto di legno a disposizione per i bimbi e si fa trainare per tutto il percorso.
Appena fuori dal villaggio un giardino delizioso ci accoglie per un breve spuntino a base di pane e formaggini al peperone, ai gamberetti ed ai funghi!? Bisogna avere un bello stomaco!!!
Dopo lo spuntino, quattro passi per il vero centro città. Arhus (link) è la seconda città della Danimarca. Ha tutte le caratteristiche di una grande città pur non essendo caotica.
La prossima ed ultima meta è Legoland, è tardo pomeriggio quando ripartiamo per Billund.
Nei dintorni di Legoland non troviamo granchè, ci spostiamo verso Jelling, un paesino abbastanza anonimo dove troviamo rifugio in un campeggio (21 Euro). Per tirare sera facciamo quattro passi nel centro (che non troviamo) e ci tuffiamo in un altro supermercato. Birra e wurstel... solita storia!
Davide saltella per tutta la sera, noi assaggiamo l'ennesima marca di birra!

Mercoledì 15 agosto
Diluvia! Davide è abbacchiato: come convincerlo a rinunciare a Legoland (link)? Non è davvero possibile. Pazienza, dopotutto i danesi non si scoraggiano per quattro gocce, e così anche noi partiamo bardati con tanto di K-Way e ombrellino. Arriviamo al parcheggio giusto per l'orario di apertura (10.00), non c'è quasi nessuno. La coda per il biglietto (16 Euro parcheggio + 77 Euro 3 biglietti) è minima. Saliamo subito sulla monorotaia e ci laviamo per bene, visitiamo una buona parte della città di Lego e ci rifugiamo in Atlantis, un acquario con inseriti personaggi in Lego. All'uscita Atlantis permette ai bambini di toccare granchi e stelle di mare. Davide è felicissimo, fatichiamo a trascinarlo via. Saliamo sulle canoe, sui gommoni e su un vagone della miniera. Legoland è particolare per la curiosità che suscitano i personaggi costruiti con i mattoncini, ma sicuramente sono migliori i nostri parchi! Pranziamo in un baretto e giriamo un'altra parte del parco. Attorno alle 15.00 abbiamo già finito il giro.
Ultima tappa al negozio Lego dove acquistiamo un robot ed ammiriamo le vaschette piene di mattoncini dalle varie forme e dai vari colori... Ce n'è per tutti i gusti e li vendono al chilo!
Torniamo al camper e ripartiamo per l'ultima tappa (sigh) del nostro viaggio: Ribe.

Tramonto su uno dei canali di Ribe
Ribe viene definita come la cittadine più vecchia della Danimarca. A noi è piaciuta un sacco. Numerose le basse casette dai vari colori, maestosa la cattedrale dallo stile inglese e pittoresco il fiume con tanto di mulino. Siamo al tramonto e il cielo ci regala dei colori stupendi. Passeggiando scopriamo un tranquillo parcheggio dove alcuni camper si sono già appostati per la notte. Andiamo a prendere il nostro camperino e ci aggiungiamo al gruppo.

Giovedì 16 agosto
Lasciamo Ribe e la Danimarca con il solito cielo che fa i capricci. Nuvoloni che si muovono a grande velocità alternano sprazzi di azzurro a fumose montagne di panna montata. Da questa vacanza abbiamo capito cosa significa 'tempo variabile'. Non stacchiamo il piede dall'acceleratore fino a Rotenburg (la prima tappa di questa nostra vacanza).
Sono le 16.00 e riusciamo a gustarci bene questa meravigliosa cittadina medievale. Passeggiamo lungo le mura, gironzoliamo per in negozi di souvenir (per la maggior parte buffi) e acquistiamo - ancora - le famose palle di chiacchera. Torniamo al camper e facciamo conoscenza con una famiglia di Bologna. Chiaccherando e raccontandoci reciprocamente la vacanza facciamo tarda sera. Che bello è essere camperisti?
Ci rifugiamo nel nostro mono-micro locale per l'ultima notte fuori casa. Bello stare in giro, ma incominciamo ad avere una gran voglia di dormire in un vero letto...

Venerdì 17 agosto
Partiamo prestissimo. Ci becchiamo la solita coda sul lago di Costanza, attraversiamo la Svizzera e attorno alle 16.00 siamo a casa!

ALCUNI DATI:

Chilometri percorsi: 4956.

Spese:
Gasolio: 549 Euro
Campeggi: 114 Euro
Cibarie: 160
Varie: 524 Euro
Costo della vacanza: 1350 Euro

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