27 dicembre
Il TG annuncia l’eruzione del vulcano. Presto, presto
prenotiamo il volo per Catania. Al noleggio auto ritiriamo una triste cinquecento
bianca e ci avviamo verso Taormina. L’impatto con le periferie sicule è peggio
di come me lo aspettassi, ma l’euforia per il vulcano offusca l’avversione.
A Tormina ci aspetta la proprietaria di un delizioso B&B (link). Lasciamo i bagagli e visitiamo la cittadina passeggiando avanti e indietro lungo il corso Umberto e curiosiamo tra le rovine del teatro greco.
In caccia di cibo, non facciamo fatica a trovare un piatto di pasta alla Norma e un dolce esageratamente dolce.
28 dicembre
Sveglia presto per salire all’Etna. Colazione con cannoli
strabordanti. Al Rifugio Sapienza incontriamo la guida alpina-vulcanologica,
che con un 4x4 ci porta fino alla Valle del Bove: sotto il mare, sopra il
vulcano. C’è neve e soffia un’aria gelida.
Dal cratere tutto tace, anche se si vede un po’ di fumo. Saliamo ancora più in alto con la jeep fino a una quota di 2950 metri. Da qui è possibile vedere bene un cratere secondario e l’imponente cratere centrale che in questi giorni si è risvegliato. Camminiamo sulla lava tenendo d’occhio la cima fumosa. Non è detto che lo spettacolo si manifesti ora. Da quaggiù non è possibile vedere la lava, ma ad un tratto un boato rompe il silenzio e la nuvola diventa più grigia e consistente. L’emozione è grande: eccitazione mista a paure ataviche. Rimango immobile.
Dal cratere tutto tace, anche se si vede un po’ di fumo. Saliamo ancora più in alto con la jeep fino a una quota di 2950 metri. Da qui è possibile vedere bene un cratere secondario e l’imponente cratere centrale che in questi giorni si è risvegliato. Camminiamo sulla lava tenendo d’occhio la cima fumosa. Non è detto che lo spettacolo si manifesti ora. Da quaggiù non è possibile vedere la lava, ma ad un tratto un boato rompe il silenzio e la nuvola diventa più grigia e consistente. L’emozione è grande: eccitazione mista a paure ataviche. Rimango immobile.
Ci godiamo l’altura e poi ritorniamo a scendere fino alla
funivia per tornare al Sapienza. Pranzo/merenda con gli arancini più unti che
abbia mai mangiato. Non sprechiamo tempo e ritorniamo a passeggiare per i campi
lavici vicini al rifugio. Il pomeriggio e il tramonto sono indimenticabili. Ceniamo
al ristorante del rifugio. Notte fresca (link).
29 dicembre
La mattina scendiamo a valle. La meta della giornata è Noto.
Lungo la strada incontriamo camion che vendono il tipici pomodori pachino.
Arriviamo a Noto per l’ora di pranzo. Cerchiamo un B&B per la notte.
Giornata intera tra gli edifici barocchi.
30 dicembre
Questa mattina siamo a Siracusa e poi ci spositiamo a Ortigia.
Ceniamo a Basiricò e trascorriamo la notte in una camera sull’isola.
31 dicembre
La mattina colazione con brioches grondanti di crema. Oggi il
tempo è brutto. Tiriamo l’ora del volo attraversando i paesi della costa verso
Catania. Nessuno ci soddisfa. Siamo in aeroporto con larghissimo anticipo.
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