13 agosto
Il nostro camperino questa volta è stato ingaggiato per compiere un lungo viaggio; la destinazione prevista è la Normandia: in fuga dal caldo e dal secco che hanno invaso la nostra regione.
Partenza alle 5.30 da casa e arrivo a Giverny alle 17.30. Ubriachi dai chilometri percorsi ci rilassiamo passeggiando per la via che conduce alla casa-giardino di Claude Monet.
L’aria è fresca ed il venticello ha scoperto il cielo da quel velo di foschia al quale ormai eravano abituati. La fioritura estiva è in pieno splendore e le dalie, gli anemoni giapponesi, la gaura, il malvone ed altre specie a me sconosciute rendono quella che sarebbe una comune passeggiata uno spettacolo per gli occhi.
Mi sento già rinfrescata!
Notte pacifica nel parcheggio del museo.
14 agosto
Sveglia in tempo per l’apertura della proprietà di Claude Monet (link). Pare di essere in un quadro. Il giardino è una foresta di fiori. Dalie, gladioli, tagete, rose ed una profusione di altri fiori si confondono a creare un carnevale di colori e fragranze.
I coloratissimi giardini della casa di Claude Monet |
Lasciamo Giverny per una breve sosta a Les Andelys dove passeggiamo per le viuzze della Petit Andelys e ci godiamo un attimo di tranquillità seduti su una panchina con vista fiume. La guida parla bene di Lyons la Forêt e decidiamo di darle credito. Eccoci qui ad ammirare un caratteristico villaggio dell’Alta Normandia. Le case in mattoncini rossi oppure in legno e muratura ci riportano indietro nel tempo. Ogni angolo è curato e decorato con fiori dall’aspetto sano.
Il municipio di Forges les Eaux |
15 agosto
Oggi vogliamo raggiungere il mare e ci inoltriamo fino al punto più ad est della Normandia: Eu-Le Tréport. Sbirciamo dall’ingresso il maestoso castello di Eu, ma rinunciamo alla visita. Bighelloniamo tra le botteghe del centro che vendono oggettistica in stile franch-country (fantastico, ma ormai un po’ inflazionato) e saccheggiamo una boulagerie. Il nostro bottino è fatto di baguette, croissant e apero-baguette lardon et fromage: una baguette calda abbondantemente farcita di pancetta e formaggio... Assai poco dietetica, ma fantastica!!!
Rinunciamo al pranzo (dopo l’apero-baguette) e raggiungiamo Le Tréport. Sosta nell’area camper e passeggiatona fino al centro, fino alla spiaggia e ritorno attraversando la massa di turisti che si strafogano di frutti di mare ed aragoste spaparanzati ai tavolini dei locali che costeggiano la via principale.
La trafficatissima cittadina di Le Tréport |
La stupenda dimora dei Montiers |
16 agosto
Sveglia presto per battere l’invasione dei turisti di Étretat! Ci accomodiamo in un comodissimo parcheggio vicino al centro e raggiungiamo la bianca scogliera. La luce del primo sole è ancora calda e i giganti bianchi si illuminano di quei colori che hanno affascinato i pittori di un tempo; anche noi restiamo ad ammirare. Risaliamo la scalinata che conduce alla cima della Falaise d’Aval ed ammiriamo il panorama dall’alto.
La vista dalla Falaise d’Aval |
Il cielo si sta rannuvolando e promette poco di buono, lasciamo Étretat per tornare un po’ indietro e visitare il Palais Bénédictine di Fécamp: un capolavoro di architettura gotico flamboyant.
Il palazzo benedettino di Fécamp |
Dopo Fécamp è la volta di Honfleur. L’area camper è abbastanza cara (10 Euro), e non ci interessa fermarci per la notte. Riempiamo lo stomaco e ci dedichiamo alla ricerca di un parcheggio gratuito. Ne troviamo uno dietro alla Lidl: non è molto vicino al centro, ma ormai le nostre gambette vanno da sole.
Vista su Honfleur |
Lasciamo l’affollata costa alla ricerca di un po’ di tranquillità nella campagna del Pays d’Auge. Pernottiamo in un campeggio di Lisieux. Notte di pioggia.
17 agosto
Lisieux è una cittadona e nemmeno tanto graziosa. Visitiamo la Cattedrale Saint-Pierre ed i variopinti giardini che vi stanno dietro. Attraversiamo il mercato tra i profumi dei polletti grigliati e dei formaggi, e tra le ricche bancarelle dei contadini che vendono zucchine, melanzane, rapanelli, carote e quant’altro. Tutto pare avere l’aspetto genuino e fresco. Si vendono anche oche, anatre, coniglietti, galline e quaglie. Pare un mercato d’altri tempi... Cerchiamo la famosa Basilica di Santa Teresa, ma ci spiegano che è abbastanza distante dal centro così ci andiamo in camper. La Basilica è stata edificata nel ventesimo secolo. Seppur imponente non ha il gusto di quelle del passato. Lo stile ricorda le Sacre Coeur, ma non ha il suo fascino. Notevoli i mosaici al suo interno che trasmettono il messaggio di Santa Teresa.
La particolare basilica di Lisieux |
Lasciamo Lisieux per addentrarci nella campagna circostante. Sono rimasta affascinata da una fotografia di Saint-Germain de Livet sulla mia guida e dobbiamo assolutamente visitarlo. La scena non delude le mie aspettative! Questo è il castello dei miei sogni. Non troppo lusso, non troppo colore, nemmeno troppa eleganza, ma vi trovo quell’armonia e raffinatezza di una costruzione in pietra e mattoni.
Lo stupendo castello di Saint-Germain de Livet |
La crêperie adiacente al castello |
Ancora una volta mi innamoro di una fotografia sulla guida che ritrae il castello di Boutemont (link). Come perderselo? Siamo pure di passaggio. Così optiamo per una sosta nei dintorni di Ouille-le-Vicomte in quest’altra splendida oasi fiorita. Semplicemente fantastico! La residenza posside quattro torri angolari, una elegante pusterla dell’epoca di Enrico II ed un ponte levatoio.
La pusterla del castello di Boutemont |
Lasciamo a malincuore la campagna per tornare sulla costa in direzione Colleville-sur-Mer. La sosta questa volta porta tristezza ed incredulità nel passeggiare ai bordi dell’immenso e curatissimo prato disseminato di croci bianche e stelle di David.
Le migliaia di croci a ricordo dei soldati deceduti |
Questo tratto della costa è disseminato di cimeli di guerra e stra-affollato di italiani! Sostiamo in un parcheggio nei pressi della spiaggia e trascorriamo la notte con la chiassosa compagnia di due carovane di italiani con tanto di prole educata male...
18 agosto
La giornata è dedicata alla penisola del Cotentin. Ci spingiamo fino al piccolo porto di Barfleur che ricorda tanto la Cornovaglia. Qui le cozze sono la specialità della casa.
Il porto del piccolo paesello di Barfleur |
Passeggiamo lungo la costa ed il porticciolo di Auderville e riprendiamo la strada costiera che tocca la romantica Baie d’Ecalgrain e la scogliera di Nez de Jobourg.
Il faro di Auderville |
Restiamo abbastanza delusi perchè l’area è in fase di ristrutturazione. Il parcheggio è abbastanza caro (20 Euro) ed è a 45 minuti a piedi dal centro. Un bus-navetta frequente porta i turisti - numerosissimi - fino all’abbazia. Per concludere in bruttezza la vecchia strada è in via di smantellamento e parte dell’abbazia è in restauro... Insomma Le Mont Saint Michel al 18 agosto 2013 non è proprio in piena forma!
Lo stato attuale dei lavori... |
Notte tranquilla nel parcheggio.
19 agosto
Breve sosta nei dintorni della baia per un ultimo saluto a Le Mont Saint Michel che da lontano non sembra per niente martoriato dagli interventi di restauro e partenza per un lungo viaggio che ci avvicinerà un po’ a casa. E’ primo pomeriggio quando siamo scioccati nel vedere la fiumana di gente che percorre il viale di ingresso al castello di Chenonceau (link) siamo nella Loira.
La torre di vedetta del castello |
Il mio maritino risolleva le sorti della giornata con una magnifica serata a sorpresa in una splendida cittadina a me sconosciuta: Amboise. Il campeggio è un’oasi di verde situata su un’isoletta collegata da ponti che sorge nel mezzo della Loira (link). Il borgo, dominato dal suo castello è un armonioso insieme di edifici avorio ed il magnifico tramonto rende il tutto ancora più suggestivo.
Il piccolo borgo si specchia nelle acque della Loira |
20 agosto
Altra manciata di chilometeri con tappa castello di Meillant (Saint-Amand-Montrond, Francia centrale). Il castello è notevole anche se poco curato ed i giardini spogli di fioriture. Ne approfittiamo per una pausa pranzo e riprendiamo la via del ritorno per raggiungere, nel tardo pomeriggio, la zona verdeggiante sopra alla cittadina di Clermont-Ferrand. Relax, cena e nanna.
Il castello di Meillant |
21 agosto
Sveglia molto presto. Sono le 4.30, ma ormai la vacanza è finita e abbiamo voglia di tornare a casa. Mancano ancora 650 chilometri a casa, ma senza traffico ce la caviamo abbastanza in fretta e dissanguati dalle autostrade francesi e dal traforo del Frejus arriviamo a casa giusto per l’ora di pranzo!
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