venerdì 17 giugno 2005

La tranquilla Olanda

17 giugno
ore 21.00: Ste alla guida (super-gasata). Gottardo – Lucerna – Basilea... buio, buio, buio, per fortuna sereno.
Ore 00.30 Francia – Einsisheim (vicinanze di Colmar). Ci fermiamo – causa sonno – in un’area di servizio dell’autostrada. Lezione n.1 per neo-camperisti: in autostrada non si dorme! Credo sia la stessa sensazione di dormire in una pista di aeroporto.

18 giugno
ore 8.00: Sveglissimi, colazione – latte e brioches – poi si parte. Strasburgo, Mez, Lussemburgo e sosta per il pranzo con tappa al negozietto alla ricerca di cibarie tipiche. Abbiamo trovato il Camembert (buonissimo). Davide è prevenuto: dice che lui non mangia le cose francesi... ma quando lo assaggia dobbiamo toglierglielo dalle mani... Riposino e partenza per Bruxelles.
Bruxelles, Anversa – che casino: ponti, tunnel, strade a quattro corsie – chiediamo un aiutino al Gps, e ci togliamo in fretta dal macello.
Ore 17.30: Eccoci al paese dei mulini (Kinderdijk) patrimonio dell’Umanità dell’Unesco! Abbiamo subito trovato il parcheggio in fondo al paese: un bel cartellino fa notare che non si può passare la notte, ma a questo ci penseremo dopo. Il posto è veramente bello, la giornata stupenda. Prendiamo le bici e ci avventuriamo lungo il canale dove si alternano i mulini a vento (ce ne sono ben 19 in 5 km).

Uno dei mulini di Kinderdijk
Ci allarghiamo a visitare il paese (quattro case, ma ben messe) e ritorniamo al camper. Al parcheggio incontriamo un signore sulla settantina che capisce che siamo italiani ed incomincia a parlare. E’ nato a Biella e vive da anni in Olanda. Ci racconta un sacco di cose curiose: degli inverni freddi, dei lavori in Zelandia per arginare il mare, del mulino-museo, della serata in cui illuminano tutti i mulini e della loro antica funzione. Infine ci dà delle dritte per trovare un parcheggio dove si può dormire. Scopriamo che nei dintorni si può prendere il traghetto per l’Inghilterra e ci balena l’idea del prossimo viaggio: Scozia?! Ricarichiamo le bici e scopriamo che quella di Ale ha una ruota bucata... che sfiga... mai forato... ceniamo (minestrone in scatola e wustel) e al tramonto ritorniamo sul canale dei mulini.
Notte abbastanza tranquilla a parte qualche sgommata nel piazzale... (appuriamo che anche in Olanda esistono i 'tamarri').

19 giugno
ore 8.00: sveglia e partenza per Delft (link). Bellissimo paesino. Camminiamo lungo la piazza, entriamo in qualche negozietto (Delft è famoso per le ceramiche bianche e blu, tipici i due bimbi olandesi che si baciano - a parer mio oscene), incrociamo qualche strano personaggio: un flippato in bicicletta che gira quasi seguendo un rituale (che venda roba?!), e un tizio con una bici cromata con tanto di tromba-clacson...

La piazza di Delft
Ore 12.00: pranziamo in un posto dove si fanno panini personalizzati: scegli tu il pane e nelle varie vaschette gli ingredienti che vuoi metterci dentro... Ale esprime il meglio di sè.
Torniamo al camper. Sosta in un supermercato per comprare un po’ di ‘schifezze’ tipiche: biscotti, wurst e formaggio olandese, e si parte per Leiden.
Causa mega-traffico si fa pomeriggio in autostrada... decidiamo di fermarci in un museo naturale “Naturalis” (ingresso 3 persone: 15 Euro) (link) dove sono conservati animali di ogni specie imbalsamati, ossa di dinosauro, ecc. Scenario un po’ triste, ma a Davide piace un sacco... Torniamo al camper. Giretto per Leiden: bel mulino con parchetto verde, ma la gente pare un po’ fatta e ci sono parecchi locali ‘strani’. Saremo capitati nella zona malfamata? Bho? Davide si lamenta; è stanco, noi siamo stufi e torniamo al camper. Cerchiamo un posto per la notte.

La bici è il mezzo di locomozione più utilizzato, dopo l'auto
 In Olanda non si può campeggiare, optiamo per un camping: il “De Lakens” (27 Euro a notte) a Zandwoort (link) sul mare del Nord. E’ un parco naturale di dune di sabbia.

La spiaggia di Zandwoort
Nella zona c’è solo il campeggio e dev’essere l’unico modo per entrare nel parco. Ci appostiamo. Rispetto ai mega-camper delle famiglie tedesche e olandesi siamo proprio piccini... quasi ridicoli... I vicini hanno due bimbi che sembrano il clone di Davide, parlano lingue diverse, ma incominciano a giocare e con le pistole se la intendono benissimo... Dopo cena (salsicce e verdura) camminata tra le dune che terminano sulla spiaggia estesa. Poca gente, data l’ora e la stagione. La marea ha creato numerosi laghetti e fiumicelli. Davide alla fine si fa il bagno... sono le 22.00 (ma il sole a che ora tramonta?)
Doccia nelle pulitissime e attrezzatissime docce del campeggio e nanna. Notte tranquillissima.

20 giugno
ore 8.00: Fa un po’ caldo, ma resistiamo... Colazione, sosta per scarico/carico acqua e giretto alla ricerca di una camera d’aria per la bicicletta di Ale. Lezione appresa: portarsi sempre dietro il materiale per riparare le gomme.
Vicino ad Haarlem troviamo un tizio che sostituisce la gomma (peccato che l’attacco della pompa sia stranissimo... speriamo di non doverla gonfiare!).
Direzione Durgerdam. Pranziamo (pasta già pronta, frittata e formaggio) in un parcheggio vietato ai camper, ma la sbarra è su...

Le stupende casette di Durgerdam
Giretto in bici per le stupende casette del lungomare e partenza per Marken.

Il piccolo paesino Marken
Sosta forzata nel parcheggio prima del paese (5 Euro per i camper) e giro in bici verso il faro attraverso campi assolati. Bagnetto in mutande (il costume non era previsto) nel lago-mare Markermeer. L’acqua è biancastra e molto calda ed il fondale, così come la spiaggia, è di conchiglie spezzettate...
Torniamo al paese, ci balena l’idea di prendere il traghetto per Volendam (altro paesino turistico), ma è troppo tardi e ci perdiamo per un pelo l’ultima corsa... Che nervi!
Che caldo! Ci dicono che abbiamo beccato la prima settimana veramente calda dell’anno...
Sosta a Monichendam per avvistamento parco giochi, ma è chiuso... Davide è disperato! Facciamo un giretto per il paese, molto bello, e ci avviamo verso Volendam, ma c’è un mega-casino, non si trova un posto per il camper e fa un caldo boia... così ceniamo e ritorniamo verso Marken dove avevamo visto un campeggio “Uitdam” (26 Euro a notte) (link).
Eccoci appostati in un prato stupendo in riva al lago-mare. Proviamo la prima (e ultima) doccia in camper: allagamento del bagno e 2 ore di olio di gomito della Ste per svuotare l’acqua (non eravano nemmeno in piano) e pulire... Lezione appresa: la doccia si fa nelle docce pubbliche!

21 giugno
ore 8.30: Abbiamo dormito bene! Ci sconsigliano di andare ad Amsterdam in camper causa furti... Decidiamo di lasciar perdere e di salire verso Den Helder. Sosta al caseificio Irene... nulla di particolare, a parte gli assaggini di formaggio di vari generi.
Ore 10.00: Edam (link) – Paesino tranquillo (ma qui sono tutti tranquilli) Giretto per il paese famoso per il mercato del formaggio (ma non è oggi) (link)
Ore 12.00: Hoorn. Cittadina decisamente più grande delle altre. Molti negozi. Pranziamo: panini e aranciata (12 Euro).
Ore 14.00: Siamo a Enkhuizen. Visitiamo lo Zuiderzeemuseum (link) un museo all’aria aperta composto da una serie di piccoli quartieri allestiti secondo le tradizioni di vita dell’epoca. Molto bello soprattutto per i bambini. Tra una casetta e l’altra e il trasporto in battello dal parcheggio si fanno le 17.00. Merenda in camper e partenza per Den Helder.

Il museo all'aria aperta di Zuiderzeemuseum
Abbiamo in mente di prendere il traghetto per l’isola di Texel (link).
Arriviamo al porto giusto al pelo e ci imbarchiamo alle 19.00 (30’ di attraversata). Sull’isola troviamo un grande parcheggio e decidiamo di cenare e passare lì la notte. Dopo un po’ passa la polizia (paura) ma ci gira in torno senza dirci nulla... Bene... si vede che in questo periodo tollerano i camperisti!

22 giugno
ore 8.30: Notte tranquilla. Si parte per la mega-spiaggia. La giornata è bella, tira poco vento, ma fa un po’ freddino, non c’è molta gente. Ci accampiamo sulla sabbia dorata e passiamo lì tutta la mattina. Davide gioca e raccoglie nel secchiello alcuni paguri.
All’ora di pranzo facciamo razzia in un grande supermercato (quante nuove buone schifezze). Spendiamo ben 45 Euro di pappa.
Pranzo (bistecche al pepe e peperoncino – potenti – con patate alla senape – ultra potenti) e riposino mentre Davide gioca con i paguri che tiene imprigionati.
Nel pomeriggio ci avventuriamo verso il sud dell’isola. Prendiamo le bici poi le molliamo attaccate ad una staccionata per fare un giro attraverso i numerosi sentierini che portano tra le dune di erba e sabbia. E’ un posto tranquillissimo immerso nella natura, nella pace e nel silenzio interrotto soltanto dal verso dei gabbiani che ci tengono costantemente d’occhio. Arriviamo alla spiaggia enorme dalla quale partono diverse penisolette (artificiali?) ricoperte di alghe verdissime e di uccelli. Davide si lava completamente (ma non sente freddo?) e gioca. Noi facciamo qualche fotografia e passeggiamo.
Torniamo alle bici e al camper. Lottiamo per convincere Davide a mollare i paguri e ci dirigiamo verso De Burg, il paese più ‘grosso’ dell’isola. Giretto per il paesello con pausa gelato.
Breve sosta anche a De Hoorn (10 bellissime casette in campagna), pecore e mucche.
Per la notte torniamo a De Koog (ma questi nomi sono tutti uguali?), e ci riappostiamo nella stessa area della scorsa notte. Minestrone con formaggio, dolcetti al cocco con marmellata... e nanna.

23 giugno
Notte relativamente tranquilla... L’oscurante della ventola si è sganciato facendomi prendere un colpo!!!
Visita al faro dell’isola, molto carino. Giretto sulla spiaggiona piena di conchiglie. Cerchiamo un birrificio del quale abbiamo sentito parlare, dove producono la birra di Texel, ma non lo troviamo!

Il faro dell'isola di Texel
Pazienza, si ritorna sulla terra ferma. Pranzo nel parcheggio del porto e imbarco alle 12.00.
Decidiamo di ritornare in quel campeggio vicino a Marken, passando per Volendam (è la terza volta che tentiamo di vederlo) e finalmente troviamo un parcheggio!! Caldo immenso! Ci prendiamo delle patatine stra-unte con una maionese stra-stra-unta... ma fa molto Olanda, e facciamo un giretto per il paese, carino, ma troppo turistico. I mille negozietti di souvenir espongono di tutto di più: dalle zoccolette ai mulini in tutte le salse... sembra la fiera del kitch! Non compriamo nulla... a parte dei dolcetti tipici, che a me, a dire il vero, fanno un po’ schifo!
Ore 16.00: Siamo al campeggio. Relax nella spiaggetta... Cena in camper e giretto serale in bici a Marken (il paesino che avevamo già visto due giorni fa). Assistiamo a dei giochi per la festa del paese e ritorniamo in camper per una birretta e nanna.
Notte calda e afosa.

24 giugno
Si prende il pullman per Amsterdam. La fermata è a 15 minuti a piedi dal campeggio, ma Davide cammina lentamente ed è tardi così partiamo in bicicletta. In Olanda ogni strada ha la sua pista ciclabile accanto ed ogni fermata ha un porta biciclette con anello per il lucchetto. E’ proprio vero: siamo nel paese delle biciclette!
In 30 minuti arriviamo ad Amsterdam. Scendiamo dall’autobus e troviamo subito un noleggio biciclette. Un po’ caro, ma non potevamo fare altrimenti!!!

Giro in bici per le vie di Amsterdam
Guardiamo un po’ la cartina, cerchiamo di evitare la zona ‘malfamata’, e... ovviamente appena partiti ci finiamo proprio in mezzo... Le facce del quartiere cinese non sono proprio delle migliori... ci becchiamo anche una vecchia zoccola... ma il borgo è ristretto e, giusto due vie più avanti sembra di essere in una normalissima ridente cittadina.
Giriamo tutti gli anelli, lungo i canali, stando attenti al traffico e prendendo pratica con le comodissime, ma pesantissime biciclette olandesi.
Ore 12.00: Che fame! Mc Donald? Ma sì... ogni tanto ci vuole! Davide è stanco di stare nel seggiolino... Lasciamo la bici in un vicolo legandola ultra-bene... ci manca solo che ce la rubino! E facciamo un giro a piedi per le vie centrali. Negozietti di ogni tipo, cartolerie che vendono di tutto, dai lecca-lecca dolci a quelli allucinogeni, dalle cartine per le canne ai magic-mushroom. C’è da farsi una cultura... ^^’ Davide vuole un lecca-lecca, ma non ci fidiamo a comprarne uno.... anche quelli normali ispirano poco... mha?!
Ore 16.00: Il nostro giro deve terminare: Davide non ce la fa più, e noi non ce la facciamo più a sentire le sue lamentele! Depositiamo le bici (quasi, quasi quella sella così morbidosa me la porto a casa...) e ci appostiamo alla fermata del pulmann. Un signore si avvicina cercando di spiegarci qualcosa... vuole farci cambiare fermata, ci indica un altro pulmann... ma si faccia un po’ i fatti suoi.... Oh, cavolo ha ragione! Più avanti sta per partire la corsa per Marken. Poveraccio, dopo aver pensato di tutto sul suo conto, ci giriamo con le nostre faccine di cacca e lo ringraziamo!
Davide è cotto, per poco non si addormenta... Ritorniamo al campeggio e tiriamo sera nel nostro camperino!

25 giugno
ore 8.30. Si parte! Sosta in un centro commerciale per la scorpacciata di formaggio e via... tirata unica fino a casa!
Alla frontiera Francia-Svizzera decidiamo di dire che arriviamo da Strasburgo (vogliamo evitare una perquisizione del camper)... E così i falsi turisti di Strasburgo carichi di formaggio Edam, di bulbi di tulipani, e con disegni di mulini a vento attaccati su tutte le pareti del camper... entrano in Svizzera senza problemi.
Ore 21:00: Finalmente a casa!

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